30-06-2015 ore 11:27 | Cronaca - Pandino
di Riccardo Cremonesi

Pandino, sequestrato centro scommesse abusivo. Denunciato il titolare, dovrà pagare una multa di oltre 100 mila euro

Il mese scorso i militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Crema, nel corso di un servizio a contrasto del gioco d’azzardo e delle scommesse clandestine eseguito congiuntamente con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno controllato a Pandino un centro di trasmissione dati e cartoleria che si è rilevato un centro scommesse abusivo, con tanto di insegna pubblica, collegato con un bookmaker estero.

 

Denunciato il titolare

Le Fiamme Gialle hanno accertato che il centro, oltre a non aver le autorizzazioni della Questura e dell’Aams, effettuava la raccolta illegale di scommesse per conto dell’allibratore maltese Betinuq, inserito nella lista dei siti di gioco non autorizzati sul territorio italiano. Gli avventori, all’interno del locale, potevano tentare la sorte puntando su svariate competizioni sportive, anche virtuali, dal calcio alle corse di cavalli, grazie alle diverse postazioni allestite dal titolare dell'esercizio commerciale, un diciottenne di Mediglia, nel milanese, che è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cremona per il reato di esercizio abusivo di raccolta scommesse.

 

Il sequestro

A seguito del controllo è stato richiesto il sequestro preventivo che è stato concesso dal Gip presso il Tribunale di Cremona. Stamattina i militari hanno eseguito il decreto sequestrando l’intero immobile e tutti gli strumenti presenti all’interno del locale quali computer, monitor per la visualizzazione delle quotazioni e stampanti per la produzione delle ricevute da gioco.

 

Sanzione per oltre 100 mila euro

È stata constatata, inoltre, una violazione amministrativa di 120.000 euro, prevista dalla nuova Legge di Stabilità 2015, poiché gli apparecchi idonei a consentire l’esercizio del gioco in denaro non erano collegati alla rete statale di raccolta gioco ed una ulteriore sanzione, sino ad un massimo di 50.000 euro, per la raccolta di eventi sportivi non inseriti nel palinsesto messo a disposizione dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

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