30-04-2017 ore 18:30 | Cronaca - Crema
di Andrea Baruffi

Crema, dado della pace. Il monumento per la solidarietà nato dall'oratorio del Duomo

"Un dado speciale. Rende felici noi e tante persone. Lo offriamo a tutta la comunità perché vogliamo che Crema diventi la città della pace”. Così i ragazzi di seconda media che frequentano il catechismo alla parrocchia della Cattedrale hanno introdotto oggi pomeriggio la cerimonia d’inaugurazione dell’aiuola della pace al parco Chiappa. Amo tutti. Ci amiamo a vicenda. Amo per primo. Amo l’altro. Perdono l’altro. Ascolto l’altro. Questi i sei “buoni comportamenti” riportati sul grande dado. Ha facce larghe 1,5 metri.

 

Proporre buone azioni

“Con questa iniziativa – ha ricordato il parroco della Cattedrale don Emilio Lingiardi – vogliamo impegnarci a costruire la pace attraverso l’amore, il perdono e l’ascolto”. L’iniziativa, hanno raccontano i ragazzi della seconda media “è nata cinque anni fa. Ha coinvolto i bambini dalla prima elementare alla terza media. Ci ha aiutato a tradurre in modo semplice l’insegnamento del Vangelo. Abbiamo pensato al dado come strumento per proporre buone azioni e aiutarci ad affrontare ogni momento della giornata. Lanciamo il dado, vediamo il consiglio che esce e ci impegniamo a rispettarlo in famiglia, a scuola, con i compagni, nei rapporti di amicizia e nello sport”. A fianco dei ragazzi le catechiste Ermanna e Micaela.

 

Costruttori di pace

Il vescovo monsignor Daniele Gianotti ha invitato ragazzi e adulti a diventare “testimoni della convivenza serena. La buona azione che risulta gettando il dado rappresenta la volontà del Signore”. Della medesima opinione il parroco di Aleppo fra Ibrahim Alsabagh. Ha messo in luce “il desiderio di pace delle popolazioni siriane” invitando a “diventare costruttori e non solo semplici consumatori di pace. È necessario spendersi in prima persona e non aspettare che siano gli altri a compiere il primo passo. Vi auguro che l’Italia rimanga sempre un’oasi e un luogo d’incontro e perdono”. Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa anche dal sindaco Stefania Bonaldi: “i segni sono fondamentali e ci ricordano le azioni importanti e significative”. La benedizione del vescovo ha concluso la cerimonia.

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