30-01-2017 ore 17:41 | Cronaca - Cremona
di Riccardo Cremonesi

Traffico di esseri umani, decine di arresti. Indagine partita dal Cremasco. Boccassini: “assistiamo alla globalizzazione del male”

Dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina, con l’aggravante del traffico internazionale di esseri umani. L’indagine è nata nel Cremasco, dove è stato individuato uno degli autisti che, all’epoca, lavorava tra Italia e Germania. Dopo due anni d’indagine è stata scoperta una fitta rete formata da albanesi, sudanesi, tunisini, egiziani, afghani e tre italiani. L’operazione della polizia di stato di Cremona è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano.

 

Controllo degli sbarchi

Secondo quanto riferito dagli inquirenti, gli appartenenti a questa organizzazione controllavano gli sbarchi dei gommoni provenienti dalla Libia e in cambio di denaro, da 500 a 1000 euro a persona, organizzavano i viaggi oltre confine, Francia e Germania. Per aumentare i guadagni ammassavano decine di persone su camion e furgoni. La rete sarebbe composta da 34 persone: oggi in Italia ne sono state arrestate 18. Altre 5 non sono ancora state rintracciate, mentre altre ordinanze di custodia sono state eseguite in Francia e Germania.

 

Gente senza scrupoli”

Alla stazione centrale di Milano gli autisti accoglievano i migranti provenienti dal sud Italia. Li accompagnavano fino a Ventimiglia in treno e caricati sui furgoni varcavano il confine. “Quella che è venuta alla luce - ha commentato il procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini - è solo una goccia nel mare. Le foto scattate durante le operazioni mostrano decine di persone ammassate una sull’altra, piegate e senza aria. Sono la prova della crudeltà degli aguzzini, gente senza scrupoli, che pur appartenendo alla stessa etnia delle vittime non aveva pietà nei confronti della loro sofferenza. Stiamo assistendo alla globalizzazione del male”.

 

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