30-01-2015 ore 18:50 | Cronaca - Moscazzano
di Riccardo Cremonesi

Omicidio di Cambiago, in carcere ad Opera i due operai cremaschi. I legali: "si sono avvalsi della facoltà di non rispondere"

Si trovano nel carcere milanese di Opera i due giovani operai cremaschi arrestati martedì mattina all’alba, a Moscazzano, con l’accusa di omicidio. Durante l’interrogatorio di garanza entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. “Stiamo vagliando il quadro accusatorio – dichiarano gli avvocati Ilaria Groppelli e Vittorio Patrini, del Foro di Crema, difensori di Diego C., 28 anni – per poi impostare l’impianto difensivo”.

 

Testimone oculare irreperibile

“Al momento il nostro assistito, che è abbastanza tranquillo nonostante il luogo in cui si trova, è stato arrestato in base alle dichiarazioni di un italiano che per sentito dire ha riportato ai carabinieri di Monza i fatti relativi all’omicidio del marocchino Mustapha Delloufi, risalente allo scorso 7 novembre. L’unico testimone oculare - spiegano i legali - ovvero il cugino della vittima, al momento è irreperibile e sarebbe all'estero. Al momento, non risulta ancora chiaro quale sia stata l'arma utilizzata nel delitto”.

 

Indagine ancora in corso

Dello stesso tenore la risposta del legale di Stefano B., 23 anni, l’avvocato Luca Messa del Foro di Milano: “Al momento non ho nessuna dichiarazione da rilasciare. Di certo, vista anche la giovane età, il mio assistito è molto scosso da quanto accaduto. La prossima settimana avremo la possibilità di valutare tutti gli elementi dell’indagine e potremo essere più chiari”.

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