29-11-2015 ore 19:56 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Crema ed il valore dell'antifascismo. Allo stadio Voltini la commemorazione dei partigiani fucilati nel 1944

“Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità della nazione, andate là, o giovani, col pensiero, perché là è nata la nostra costituzione”. Molte persone, tra i quali semplici cittadini e rappresentanti delle istituzioni del territorio, stamattina hanno partecipato alla commemorazione di Gaetano Paganini (37 anni), Luigi Bestazza (23 anni), Antonio Pedrazzini (23 anni) ed Ernesto Monfredini (24 anni), i partigiani rastrellati, torturati e fucilati dai fascisti presso lo stadio Voltini di Crema. Il presidente dell'Anpi Crema, Paolo Balzari, ha ricordato “l'altissimo prezzo pagato dalle giovani generazioni di allora; quante sofferenze, quanti sacrifici, quanti lutti sono stati necessari per riconquistare al nostro Paese dignità e libertà. Siamo qui per non dimenticare il valore dell'antifascismo, per non perdere il senso profondo del nostro attaccamento alla democrazia ed alla libertà”.

 

L'importanza della memoria

“Durante la guerra di Liberazione dal nazifascismo – ha aggiunto - il Cremasco ed il cremonese hanno pagato un prezzo carissimo, con oltre 600 morti. Noi dell'Anpi non smetteremo mai di fare memoria e di tenere commemorazioni sui luoghi della Resistenza. Questa storia va custodita con cura e tramandata alle nuove generazioni perché non vada perduta”. Con molta emozione Germano Monfredini ha ricordato la morte del fratello, che insieme ai suoi compagni è stato portato a Crema sopra un carro, seduto sulla propria bara, che ha dovuto trascinare dall'altra parte del campo prima di essere fucilato. Il sindaco di Castelleone, Pietro Fiori, ha riportato alcuni stralci della lettera inviata alla famiglia dal condannato a morte Ernesto Monfredini, ricordando che “ogni giorno dobbiamo lottare per difendere la libertà e la democrazia”.

 

La nascita della Costituzione

Ribadendo la ricorrenza del centenario della prima guerra mondiale ed il settantunesimo della Liberazione, secondo Franco Bassanini, vice sindaco di Castiglione, è indispensabile imparare dagli errori del passato per evitare il ritorno dell'orrore; “la nostra responsabilità – ha invece aggiunto l'assessore cremasco Matteo Piloni – è far conoscere la storia e promuovere la speranza di quei ragazzi, che sognavano un mondo migliore”. Sergio Gandolfi, dell'Anpi lodigiana ha invece citato il celebre Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza, che Piero Calamandrei ha tenuto a Milano nel 1955: “Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità della nazione, andate là, o giovani, col pensiero, perché là è nata la nostra Costituzione”.

 

Eguaglianza

Ricordando quanto sia importante tenere vivi i valori del rispetto, del diritto e dell'eguaglianza sociale, tra i canti di resistenza intonati da Gigi Pandini, Roberto Dellera e Giò Bressanelli, non è mancato il ricordo di Sante Pizzarini, un compagno dei ragazzi fucilati a Crema “trovato morto dissanguato a Castelleone” e per il quale non è stato possibile risalire agli autori del delitto. In chiusura Giancarlo Corada, dell'Anpi Cremona: “non si può pensare di mettere sullo stesso piano partigiani e fascisti. Devono essere chiare le responsabilità di ciascuno, mentre il revisionismo tenta di dividere le colpe, mescolando le carte. Dobbiamo ricordare che la libertà non è data una volta per sempre, ma va custodita e difesa quotidianamente, indignandosi per ogni ingiustizia e lottando perché non abbiano a ripetersi. Ora e sempre resistenza”.

271