29-10-2014 ore 16:31 | Cronaca - Valmalenco
di Ramon Lombardi

Valmalenco. Tecnici cremonesi visitano la centrale Enel di Campo Moro, incontro organizzato dal Collegio Geometri

Nell'ambito del programma collegato alla formazione continua che impone l'aggiornamento periodico, nei vari settori a tutti i liberi professionisti, il Collegio Geometri di Cremona, in collaborazione con il Collegio Geometri di Sondrio, ha organizzato un particolare evento formativo che ha permesso di capire il funzionamento di una tradizionale centrale idroelettrica per la produzione di corrente elettrica.

 

Gli sbarramenti di Campo Moro

L'iniziativa ha avuto largo consenso anche da parte del Gruppo Interprofessionale e soprattutto grazie alla fattiva collaborazione del presidente dell'Ordine degli Architetti di Cremona, Bruna Gozzi, del presidente dei periti agrari, Amedeo Ardigò, e del presidente dei geometri, Giacomo Groppelli. Il folto gruppo di tecnici (oltre 50) ha raggiunto gli sbarramenti di Campo Moro e di Alpegera in Valmalenco, in provincia di Sondrio, che alimenta la sottostante centrale Enel.

 

L’efficacia delle strutture

E' stato possibile comprendere come sono state realizzate le opere nel lontano 1955 con tecniche dell'epoca, tutt'ora validissime, come sbarramenti in pietra naturale ed in cemento compresso alleggerito, verificare il funzionamento del flusso e deflusso delle acque, la reazione dell'invaso e l'automatico funzionamento dello scolmatore che regge alle bombe d'acqua improvvise che, ultimamente, si scatenano anche in alta montagna. É stato importante constatare l'efficacia dell'impermeabilizzazione realizzata con rivestimento in pietrame della zona nel rispetto del paesaggio.

 

La produzione di corrente elettrica

La sottostante centrale, si addentra di oltre 700 metri in galleria scavata nella roccia, ospita due potenti turbine idroelettriche che permettono la produzione di corrente elettrica. Tutto è tecnologicamente monitorato: dai giunti di dilatazione esistenti su tutto lo sbarramento, dighe lunghe oltre metri 500 per un altezza di oltre 90 metri, agli assestamenti per le naturali variazioni climatiche.

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