29-06-2015 ore 11:04 | Cronaca - Crema
di Stefano Zaninelli

Igiene ambientale. I sindaci recuperano la votazione “dimenticata”

L’iter per l’assegnazione del servizio di igiene ambientale fa un passo avanti. È arrivata venerdì la convocazione della prossima conferenza dei sindaci, fissata mercoledì 1 luglio. I sindaci del territorio cremasco saranno chiamati a votare la formalizzazione del procedimento di gara, l’atto cioè che dà avvio al conferimento del servizio di igiene ambientale tramite appalto. Passaggio fondamentale, questo, che i sindaci avrebbero dovuto affrontare durante la riunione del 18 giugno, ma che al contrario non è stato trattato.

 

Richieste di rinvio

Giovedì scorso, 18 giugno, l’ordine del giorno della conferenza dei sindaci prevedeva la votazione per l’avvio del procedimento di gara. Durante l’assemblea, Antonio Grassi, sindaco di Casale Cremasco e Vidolasco, ha presentato una richiesta di rinvio della votazione; stessa richiesta – ma con altre motivazioni – era stata avanzata da Giovanni Calderara, sindaco di Agnadello. L’assemblea dei primi cittadini ha aperto la discussione e bocciato entrambe le proposte, sciogliendo poi la seduta una volta esaurito il dibattito.

 

La riconvocazione

La votazione dell’ordine del giorno non è stata espletata. Questo, secondo il sindaco Grassi, avrebbe potuto inficiare l’assegnazione del servizio nel caso Scrp, stazione appaltante, avesse proceduto d’inerzia. Da qui la richiesta al presidente della conferenza e sindaco di Madignano, Guido Ongaro e al presidente di Scrp, Pietro Moro, di indire una seconda conferenza dei sindaci e mettere in votazione il punto “dimenticato”. Con una lettera diramata ai Comuni soci, Scrp ha convocato la conferenza mercoledì prossimo.

 

Vittoria del buonsenso

Dunque, è da leggersi come una vittoria del sindaco Grassi? “Assolutamente no – risponde il primo cittadino – questa non è una mia vittoria, ma una vittoria del buonsenso. Era stata convocata la conferenza per l’approvazione della formalizzazione del procedimento di gara, votazione che poi non si è svolta. Quindi, mi è sembrato logico chiedere  una seconda convocazione perché la votazione si potesse svolgere, e così è stato”.

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