29-03-2015 ore 21:42 | Cronaca - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. Migliaia di visitatori per la fiera di Santa Maria. Tre giorni di festa, per adulti e bambini, tra dolciumi e ottovolanti

“Mi scusi, devo farla scendere: questa giostra è riservata ai bambini”. L’euforia da fiera di Santa Maria non risparmia nessuno, genitori inclusi. Tre giorni di festa – ieri, oggi e domani – inaugurati da un sole abbacinante ed un clima consono alla stagione. La festa, come ogni anno, attrae migliaia di visitatori: da Crema, dalla provincia e anche da fuori, proprio come i provveditori di Crema avevano previsto in origine, circa 350 anni fa.

 

Le origini della fiera

La storia della fiera di Santa Maria risale alla metà del diciassettesimo secolo, quando il doge di Venezia autorizzò l’allestimento di un “mercato libero” per risanare la “penuria di denaro” che in quel momento Crema stava attraversando. La manifestazione venne organizzata presso il quartiere di Santa Maria – allora Comune a sé – dove la presenza della basilica avrebbe attratto anche “genti di stati esteri”.

 

Le bancarelle sul viale

Oggi la manifestazione è molto più che un’occasione di spaccio di lini, tele ed animali. Sono circa un centinaio gli stand ed i gazebo installati lungo il viale che collega Crema alla basilica di Santa Maria della Croce. Decine di metri di bancarelle ricoperte di caramelle colorate, rotonde o bislunghe; ai profumi dei salumi o del miele biologico si alternano i colori dei giocattoli per bambini, mentre poco più in là mamme e papà provano berrete, magliette e cinture. L’impatto visivo non tradisce le aspettative: il viale alberato si riempie di stand e di colori che si susseguono per oltre mezzo chilometro.

 

Le giostre (foto © Cremaonline.it)

 

Giostre ed attrezzature

All’ombra degli alberi del parco del nosocomio, proprio di fronte all’istituto agrario Stanga, il divertimento si coltiva sulle giostre. Sono una quarantina le attrezzature presenti quest’anno, la maggior parte delle quali (circa 30) installate nel parco. Dietro la basilica spazio ai gonfiabili, alla ruota panoramica e alla casa degli orrori: dal romanticismo di un viaggio verso le nuove all’avventura, tra scherzi e grida, nel tetro mondo dello spavento. Nel parco, mentre la navicella dell’ottovolante prepara il decollo, dalle casse delle autoscontro passano i complimenti di un anonimo spettatore “alle ragazze della numero 18”.

 

Tiro a segno

Nello stesso frangente, sull’altra schiera del parco, un giovanotto vince un peluches che regala a quella che ha l’aria d’essere la sua morosa. Ha appena fatto centro con una scarica di colpi sparati da una replica farlocca di un fucile d’assalto. Per una manciata di euro tutti possono provare l’ebbrezza del tiro a segno, che anche quest’anno si ripropone ai visitatori della fiera in 4 stand.

 

Dal mattino al pomeriggio

Il panorama della festa cambia notevolmente dalla mattina al pomeriggio, quando il parco diventa prerogativa degli adolescenti mentre adulti e famiglie con bambini al seguito preferiscono la passeggiata lungo il viale. Strada, nel pomeriggio, chiusa al traffico, per lasciare agio ed il tempo ai visitatori di osservare le bancarelle e fare compere o, per i più romantici, di incrociare la mano dell’amata su e giù per il quartiere in festa.

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