28-03-2018 ore 12:43 | Cronaca - Milano
di Andrea Galvani

Tax offset, compensazioni con crediti fittizi. Due arresti, i sequestri superano i 4 milioni

Oltre 40 milioni di euro. A tanto ammonta il danno all’Erario smascherato dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle entrate. L’operazione Tax offset ha portato alla scoperta di “un vasto sistema di indebite compensazioni con crediti fittizi. Coinvolte oltre 200 imprese in tutta Italia. Due persone sono state arrestate e nove denunciate. Sotto sequestro preventivo beni immobili e quote societarie per oltre 4,5 milioni di euro.

 

Crediti d’imposta e compensazione dei debiti

Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano e condotte dai finanzieri del comando provinciale del capoluogo regionale e dai funzionari del settore contrasto illeciti dell’Agenzia delle entrate. Gli inquirenti l’hanno definito “un complesso schema fraudolento basato sull’apparente possesso di crediti d’imposta di fatto inesistenti, utilizzati per compensare debiti di soggetti terzi, attraverso lo strumento dell’accollo del debito. Un istituto previsto dallo Statuto del contribuente ma che non può essere peraltro utilizzato per versamenti tramite compensazione”.

 

Il funzionamento del sistema

“Il meccanismo è stato ideato da una consulente di Milano, M.M. insieme al marito, F.D. e ad altri professionisti. Si accollava i debiti d’imposta direttamente o attraverso due società a lei riconducibili. Li compensava in F24 con crediti inesistenti a fronte di un compenso mediamente pari al 70% del valore nominale dei crediti”. Gli approfondimenti investigativi “hanno evidenziato la natura assolutamente simulata dei crediti utilizzati”. In alcuni casi, “a testimonianza del comportamento spregiudicato, i crediti fittizi utilizzati in compensazione risultavano riferibili ad anni d’imposta antecedenti la costituzione stessa delle società che ne vantavano la formale titolarità”.

 

Due arresti, nove denunciati

Gli inquirenti hanno intercettato “una quota significativa dei flussi finanziari distratti dagli indagati e transitati sul conto corrente della principale società utilizzata nel disegno, costretta al fallimento”. Sono stati arrestati e si trovano ai domiciliari la consulente accusata di aver ideato il sistema ed il marito. La donna “era in procinto di allontanarsi dall’Italia per trovare riparo nelle Isole Cayman”. Complessivamente sono state denunciate 9 persone. Sono stati eseguti sequestri preventivi finalizzati alla confisca di beni immobili, autovetture, imbarcazioni, conti correnti e quote societarie per un importo complessivo pari ad oltre 4,5 milioni di euro.

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