27-04-2016 ore 16:08 | Cronaca - Crema
di Riccardo Cremonesi

Crema. Cardiologo indagato, si aggravano le accuse: “danno erariale ed evasione fiscale”. Oltre 150 pazienti interrogati

“Non solo truffa aggravata ai danni del Servizio sanitario nazionale e peculato, ora il cardiologo A.L.R., cremasco classe 1961, dovrà anche rispondere di danno erariale ed evasione fiscale”. È quanto rende noto la tenenza della Guardia di finanza di Crema che, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cremona, ha approfondito le indagini sull’attività del medico, scoprendo che “già dal 2000, pur percependo le indennità accessorie legate al contratto di lavoro intramoenia con l’Ospedale Maggiore di Crema, per un ammontare di circa 1.300 euro al mese, visitava i propri clienti in violazione del regime di esclusività a favore dell’ente pubblico”.

 

Compensi in nero”

Gli accertamenti bancari e le dichiarazioni rese dagli oltre 150 pazienti interrogati dalle Fiamme gialle hanno portato ad accertare “numerosissime visite erogate privatamente dal cardiologo, tra il 2000 ed il 2016 e per le quali lo stesso percepiva compensi, in nero, oscillanti tra i 80 ed i 100 euro”. La ricostruzione operata dai finanzieri sui redditi percepiti e non dichiarati dal professionista nell’ultimo quinquennio, gli unici anni per i quali l’amministrazione finanziaria può ancora far valere l’azione di accertamento, ha permesso di individuare e contestare al medico compensi, “sistematicamente percepiti in totale evasione d’imposta, quantificati in oltre 350 mila euro”.

 

Danno erariale

Il cardiologo, che nei giorni scorsi ha rassegnato le dimissioni dalla carica di dirigente dell’Unità di Cardiologia dell’Ospedale di Crema, che già lo aveva sospeso preventivamente a seguito della segnalazione delle Fiamme Gialle, dovrà anche rispondere davanti alla Corte dei Conti di un danno erariale pari a circa 370.000 euro.

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