Su Twitter la provincia più felice del 2014 è Cagliari, con un indice iHappy – cioè il rapporto tra tweet felici e la somma di quelli felici e infelici – pari a 67,4%. Per trovare il posizionamento della provincia di Cremona bisogna scendere fino alla sessantaquattresima posizione, con il 57,4% di sentiment di felicità. Chiude la classifica il capoluogo di Lombardia, Milano, con un indice iHappy pari a 44,3%. Tra le province lombarde, il risultato migliore è quello di Bergamo, alla posizione numero 53, con il 58,8% di tweet felici: lo 0,2% in più della media nazionale.
Andamento cremonese
Rispetto al 2013 la provincia di Cremona sconta un calo di felicità: passa dal 63,4% del 2013 al 57,4% attuale. Il ritmo della felicità, scandito mensilmente, ha seguito un andamento gaussiano (come mostra il grafico in basso). A differenza della media nazionale, in cui l’inizio dell’anno ha coinciso con uno dei valori massimi dell’indice iHappy, il 2014 della provincia cremonese ha raggiunto il picco nel mese di aprile, per poi crollare inesorabilmente fino a gennaio 2015.
Peggio del 2013
Quanto emerge dal report di Voices from the blogs – ideatori dell’indice iHappy – è la minore felicità della provincia di Cremona rispetto al 2013. Scalando al contrario la classifica e perdendo ben 34 posizioni, l’iHappy cremonese è risultato più basso della media nazionale di 1,2 punti percentuali. Questo, non di meno, parrebbe un problema esteso a tutta la Lombardia (il cui indice si ferma a 50,8%): solo Bergamo supera – dello 0,2% – la media nazionale; tutte le altre province si posizionano sotto metà classifica; Milano s’aggiudica il titolo di città più infelice del 2014, con un iHappy del 44,3%.
Il maltempo del 2014
Come segnalano nel rapporto iHappy 2014, il maltempo è sempre in stretta correlazione con l’umore degli italiani. Così “tra i mesi meno felici troviamo anche agosto (56%) quando il maltempo ha rovinato le vacanze agli italiani facendo precipitare l’umore (-5,1 punti rispetto a luglio) e aprile (57,3%), quando la pioggia ha costretto più volte a cancellare ponti primaverili e grigliate all’aperto”.
La felicità degli italiani
Ad incidere maggiormente sulla felicità degli italiani sono, invece, i giorni festivi: “restare a casa da scuola o dal lavoro ha infatti un impatto positivo sul nostro umore, ma naturalmente solo quando la festività non cade di sabato o di domenica, altrimenti diventa un ponte sprecato (iHappy -3,1 in media quando una festività non è in un giorno feriale). Tra i giorni di festa ma non festivi, la fa da padrone la festa delle donne (+4,5 punti), ma anche San Valentino (+2,6)”.