27-02-2015 ore 12:33 | Cronaca - Crema
di Ramon Lombardi

Crema. Il liceo Racchetti chiama l’Antartide: gli alunni delle classi seconde intervistano in video chat gli scienziati della Concordia

La scoperta dell’Antartide attraverso la scienza e l’avventura. Nei giorni scorsi gli alunni della classe 2^B del Liceo scientifico Racchetti-da Vinci di Crema, scuola selezionata da alcuni anni dalla base di ricerca permanente italo-francese Concordia nel continente antartico, hanno avuto l’opportunità di effettuare una videoconferenza con i ricercatori che stanno collaborando al progetto Adotta una scuola in Antartide. Iniziativa finalizzata all’interazione fra lo studio della conoscenza e le attività pratica e sperimentale attraverso l’uso di servizi internet.

 

Incontro in video chat

L’iniziativa consiste nell’organizzazione di un incontro con la classe adottata da parte del Pnra (Programma nazionale di ricerca in Antartide) durante la missione. A tal proposito venerdì 30 gennaio 2015 con la professoressa Elena Ferrari, referente del progetto, la 2^B ha unito le forze con i compagni della sezione C, attraverso una video chat, e ha intrapreso un colloquio ricco di domande interessanti e risposte altrettanto soddisfacenti. Gli esperti della base si sono mostrati subito disponibili a interagire con i ragazzi e, grazie a quanto pervenuto dall’intervista, hanno potuto cogliere gli aspetti caratteristici della loro attività di ricerca.

 

Le carote di ghiaccio

Concordia, la base italo-francese è stata costruita in modo tale da poter resistere a temperature glaciali e con lo scopo di fornire alla comunità scientifica internazionale il supporto per sviluppare la ricerca sperimentale. Ciascuno studioso, a seconda delle proprie specializzazioni, svolge attività differenti. Tra esse risulta rilevante il carotaggio ovvero l’estrazione dal plateau le cosiddette carote di ghiaccio al fine di studiarne le proprietà chimico e fisiche.

 

La sopravvivenza nel continente antartico

Oltre alle nozioni scientifiche gli studenti sono venuti a conoscenza degli aspetti che potrebbero sembrare superficiali, ma in realtà essenziali per la sopravvivenza nel continente antartico. Gli esperti hanno fornito informazioni inerenti al vestiario, ai mezzi di trasporto, al rifornimento e alla conservazione del cibo resa possibile grazie alla presenza di freezer naturali sotterranei.

143