26-11-2014 ore 20:56 | Cronaca - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. Crioablazione, l’Ospedale Maggiore tra le eccellenze europee. Partnership scientifica con l’ospedale di Tolosa

Crioablazione, ovvero la rimozione di tessuto biologico a bassissime temperature. È una tecnica innovativa, riconosciuta a livello internazionale, utilizzata anche per il trattamento della fibrillazione atriale. L’Ospedale Maggiore di Crema se ne avvale da marzo di quest'anno. E proprio in questi giorni è in corso, presso la struttura di via Largo Ugo Dossena, un programma clinico per approfondirne gli aspetti, in collaborazione scientifica con la Clinica Pasteur di Tolosa.

 

La cura delle aritmie
La criablazione delle vene polmonari è una procedura innovativa per la cura delle aritmie cardiache. Prevede il passaggio dall'atrio destro all'atrio sinistro, con una puntura transettale. Il passaggio viene praticato per raggiungere, nell'atrio sinistro, le quattro vene polmonari dove molto spesso risiede l'origine della fibrillazione atriale. La deconnessione tra la vena e l'atrio avviene nel giro di 5 minuti e viene fatta sfruttando il freddo, con un palloncino che raggiunge temperature a -40/50 ° C.



La crioablazione a Crema
La procedura di ablazione a freddo è stata impiegata per la prima volta all'Ospedale Maggiore di Crema nel mese di marzo del 2014, ed è stata eseguita dai dottori Pietro Maria Agricola e Michele Cacucci. Da settembre, con l'arrivo del dott. Landolina, sono stati raggiunti circa venti interventi. La metodica alternativa con la radiofrequenza prevedeva l'isolamento delle vene polmonari utilizzando sistemi di navigazione computerizzata ed effettuando un numero elevato di applicazioni di radiofrequenza. Con l'utilizzo delle basse temperature vi sono enormi vantaggi, sia per il paziente che per la tecnica, in quanto più veloce, più sicura e meno impegnativa per il paziente.

 

La collaborazione
In merito alla crioablazione, la struttura sanitaria cremasca intrattiene un rapporto di collaborazione scientifica con la clinica Pasteur. L’istituto francese è il primo ospedale privato francese in cardiologia e la terza struttura sanitaria pubblica d’Oltralpe in termini di attività. Lo scambio di know-how ha avuto inizio con le trasferte del dottor Pietro Maria Agricola presso la clinica di Tolosa. In questi giorni l'azienda sanitaria cremasca ha invece ospitato il dottor Serge Boveda, direttore di Elettrofisiologia dell’azienda francese, per proseguire la collaborazione.

 

Più efficienza
“Con questo nuovo metodo – ha spiegato il dottor Serge Boveda, direttore Elettrofisiologia della clinica Pasteur – possiamo trattare i pazienti in maniera molto più efficiente, con buoni risultati e operazioni semplificate. Possiamo offrire un miglioramento nell’osservazione dei sintomi e una significativa diminuzione dei rischi nell’operazione. Inoltre, ci permette di offrire al paziente un trattamento da un’ora e mezza, contro il doppio delle ore necessarie con la tecnica utilizzata in precedenza, con un margine di rischio molto minore”.

 

Liste d’attesa più brevi
Anche i costi ne risentono positivamente: "l’aspetto più significativo - ha sottolineato il medico francese  - è che con procedure semplificate si può trattare un numero maggiore di pazienti, quindi si può offrire a più persone la possibilità di farsi curare. Grazie a questo metodo innovativo possiamo sfoltire di molto le liste d’attesa, con un giovamento per i pazienti e per le strutture ospedaliere”.

 

Crema tra le eccellenze europee
“Per noi – ha concluso il direttore sanitario dell’Ospedale Maggiore di Crema, Ermanna Derelli – è importante avere una visione aperta rispetto a nuove tecniche; siamo onorati di ospitare Serge Boveda che aggiunge al nostro ospedale il lustro che merita e che speriamo mantenga anche in futuro”. Oltre all’azienda ospedaliera cremasca solo il Centro Cardiologico Monzino, il San Raffaele, il San Matteo di Pavia e l’Istituto Clinico Humanitas nel Nord Italia operano con la crioablazione. L'adozione di questa nuova tecnica proietta l’Ospedale Maggiore di Crema tra le eccellenze sanitarie europee.

 

Il know-how e la nuova sfida
Le competenze tecniche – è indubbio – non mancano. La nuova sfida per Ospedale Maggiore di Crema l’aumento dell’attrattività: l’impiego di una tecnica innovativa qual è la crioablazione potrebbe destare l’interesse di altre Asl – oltreché privati da tutt’Italia – e sarà dunque necessario adeguare il bilancio ai costi della metodica.

2155