26-03-2015 ore 21:02 | Cronaca - Crema
di Ilario Grazioso

Crema. Dagli antichi testi al garum romano: lo Sraffa primo istituto in Lombardia nel progetto Archeosapori

Grande soddisfazione allo Sraffa. La scuola di via Piacenza ha ottenuto un riconoscimento di rilievo assoluto nell'ambito del progetto Archeosapori classificatosi all’ottavo posto tra i 100 istituti vincitori di Le scuole della Lombardia per Expo Milano 2015, promosso poco più di un anno fa dall’ufficio scolastico regionale. Nello specifico, scorrendo la graduatoria pubblicata sui siti web delle sedi periferiche del ministero dell’Istruzione, risulta essere la prima scuola della provincia di Cremona ed il primo istituto con percorso enogastronomico di tutta la Lombardia.


Un successo di tutta la scuola
Graduatoria alla mano, sottolinea soddisfatto il dirigente scolastico Ernesto Abbà, lo Sraffa ottiene un importante riconoscimento in ambito regionale e potrà presentare il suo progetto con la partecipazione degli studenti che hanno contribuito alla sua realizzazione, nell’apposito spazio all’interno di Padiglione Italia. “Un successo di tutta la scuola – ha commentato il dirigente – che ha visto impegnati ragazzi e docenti, ai quali va il mio ringraziamento”. Come specificato nel bando di partecipazione, le scuole vincitrici riceveranno con modalità che verranno comunicate nelle prossime settimane, contributi economici e ingressi gratuiti al sito Expo.

 

Il progetto
Archeosapori intende mettere insieme storia e cucina, reinterpretando le testimonianze di Apicio, personaggio singolare della Roma imperiale, al cui nome è legato, il famoso ricettario, De re coquinaria, ancora oggi un classico della letteratura gastronomica. È questa l’obiettivo dei due ideatori del progetto, Michele Perna, docente di lettere e Ferdinando Sapienza, docente di laboratorio di cucina, che si sono avvalsi della collaborazione dei colleghi Domenico Tecchia, Gloria Torrese, Fabrizio Tiriticco e Ilaria Bianchi, con il coinvolgimento attivo degli studenti delle classi terminali dei percorso cucina e sala.

 

Dai testi antichi ai piatti
“Progettazione, ricerca, traduzione e interpretazione dei testi di Marco Gavio Apicio e delle sue ricette – ha detto Michele Perna – sono stati alla base dell’idea, che poi abbiamo sviluppato con gli altri colleghi, fino a giungere alla rivisitazione e attualizzazione dei piatti e alla mise en place. Ovviamente – ha precisato lo stesso Perna – utilizzando ingredienti oggi in commercio, in quanto rispetto ai testi di Apicio, solo per fare un esempio, vi sono tante spezie ormai non più reperibili”.

 

Il garum degli antichi romani
Un percorso che ha visto protagonisti gli studenti delle classi 3^, 4^ e 5^ dei corsi enogastronomici e che, partendo proprio dagli scritti risalenti al I secolo d. C. dell'autore latino, si è tradotto nella preparazione di una serie di piatti, che possono essere visualizzati visitando il sito Progetto Archeosapori: “Piatti che risultano avere come sapore preponderante quello della colatura di alici – ha aggiunto Perna – come poteva essere il garum, tipica salsa usata come condimento dagli antichi romani”.

 

Cucina storica
“Abbiamo pensato il progetto per Expo e siamo molto contenti di andare a presentarlo – riferisce Perna – ma è solo il punto di partenza, perché attraverso una didattica che possa prevedere lezioni di italiano e storia che si legano a quelle di materie di indirizzo, come può essere il laboratorio di cucina, si può ampliare l’interesse verso altre epoche storiche”. Cucina, storia e letteratura, che affrontate in quest’ottica, secondo l’ideatore del progetto offrono indicazioni da non trascurare anche in ambiti diversi, quali l’inclusione degli alunni diversamente abili o il contrasto alla dispersione scolastica.

 

Sorridono Stanga e Munari
Tra le 100 scuole inserite nell’elenco dei vincitori, guardando al territorio provinciale, Crema ha festeggiato anche l’ottimo piazzamento di altre due realtà scolastiche cittadine: l’istituto agrario Stanga diretto da Pasquale Riboli, che si è piazzato al cinquantesimo posto, con il progetto Polenta: la cultura del gusto e il liceo artistico Bruno Munari guidato dal dirigente scolastico Pierluigi Tadi con cibArti, progetto che si è classificato al settantesimo posto su scala regionale. Un risultato lusinghiero per le scuole superiori cittadine, se si considera che oltre ai tre istituti cremaschi, la provincia di Cremona è stata presente solo con altre due scuole: il comprensivo Cremona Uno, ventisettesimo, e l’istituto Ghisleri di Cremona giunto settantanovesimo.

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