25-11-2014 ore 17:24 | Cronaca - Città
di Stefano Zaninelli

Crema. Ottanta bambini delle elementari "Con le mani nel latte". L'istituto Stanga presenta la scuola al Gran Rondò

Con le mani nel latte. Così sono stati colti stamani gli alunni della terza elementare di Casale Cremasco e Vidolasco. E così s’intitola l’iniziativa dell’istituto caseario Stanga di Pandino, in svolgimento presso il centro commerciale Gran Rondò. Le attività termineranno domani con la visita di altre due classi terze delle scuole elementari di Postino-Dovera e di Borgo San Pietro.

 

L’iniziativa promozionale
“Si tratta di un progetto rivolto alle scuole elementari e medie. Gli scopi - spiega Silvia Panigada, docente dell’istituto caseario pandinese - sono due: la presentazione della scuola e la valorizzazione dell’arte casearia. In queste mattinate consegniamo ad ognuno dei bambini il kit per la preparazione del formaggio, con il latte, sale, caglio e gli attrezzi necessari, ed insieme produciamo le forme di formaggio”. Sono circa un’ottantina i bambini che, tra oggi e domani, prenderanno parte all’iniziativa. Il progetto è completamente finanziato dal Gran Rondò.

 

L'istituto Stanga
“Stiamo parlando di una scuola che proprio quest’anno compie 60 anni – prosegue Panigada – con una tradizione importante e una didattica unica su tutto il territorio italiano. È quasi paradossale che arrivino studenti dall’estero e qui in zona, invece, fatichiamo a farci conoscere. Non scordiamo che l’arte casearia tutt’oggi è fonte di reddito per molti lavoratori della zona; una zona ricca di caseifici, in una delle regioni con la più alta produzione di latte”.

Il lavoro del 'casearo'
Quella dell’addetto alla caseificazione – casearo, in gergo – è una professione poco conosciuta. Ampiamente sviluppata in tutta Italia, ha perso visibilità con la diffusione della tecnologia. “Uno dei nostri obiettivi – spiega Davide De Carli, della casearia di Pandino – è quello di far conoscere una professione di cui, ormai, sembra si stiano perdendo le tracce”. Eppure “la domanda di lavoro non manca, il nostro è uno di quei settori che non ha risentito della crisi”, specifica De Carli. Ad oggi ammontano a circa 120 gli alunni dello Stanga, 50 dei quali ospitati nel convitto.

 

La valorizzazione delle eccellenze
Molto soddisfatta dell’iniziativa la preside dell’istituto caseario, Maria Grazia Nolli. “Stamattina – dichiara – gli alunni si sono resi conto di cosa significhi realmente produrre il formaggio. Dargli la possibilità di affacciarsi alla fase della produzione può stimolare il loro interesse. Questo è importante perché la casearia rientra tra gli ambiti di valorizzazione delle eccellenze del territorio, e come tale svolge un’importante funzione di mantenimento della qualità agroalimentare”.

296