25-09-2015 ore 09:06 | Cronaca - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. L’inizio della scuola svela le criticità della riforma. Retescuole: “mancano i docenti e gli insegnanti di sostegno”

È iniziato il nuovo anno scolastico e secondo Retescuole Crema la riforma scolastica del Governo Renzi, La buona scuola, è alla prova dei fatti. La conta delle criticità evidenzia che la falla non è una sola: “permangono le classi sovraffollate dove saranno a rischio la sicurezza e il regolare svolgimento delle attività didattiche. L'organico dell'autonomia andrà a regime soltanto nel 2016, così le classi senza docenti vengono smembrate per costituire altre classi sempre più affollate”.

 

Mancano i docenti

“I docenti assunti in Fase B – aggiunge Retescuole – cioè su base nazionale, hanno spesso scelto di “congelare” il posto di ruolo ottenuto e di prendere una supplenza annuale. Così circa quattro neoassunti fuori Regione su cinque resteranno ancora per un anno vicino alle proprie famiglie grazie a una supplenza vicino a casa. Il risultato è che molti posti dei neoassunti adesso devono essere assegnati a dei supplenti. Ci sono dunque più supplenze annuali rispetto agli anni scorsi e ci saranno diverse interruzioni della continuità didattica”.

 

Insegnanti di sostegno

“Mancano 30 mila insegnanti di sostegno: inizio di anno scolastico difficile per i 34.500 alunni con disabilità in Lombardia. Mancano i trasporti in alcune province e all'appello mancano oltre 1.860 insegnanti. La soluzione ci sarebbe stata se il Parlamento avesse votato l'assunzione degli insegnanti specializzati inseriti nella seconda fascia delle graduatorie di istituto, invece di dover fare nuovamente ricorso alle supplenze”.

 

Posti vacanti e supplenze

Alla mancanza di docenti di sostegno si aggiunge la penuria di “docenti di matematica e di materie tecniche nelle scuole medie di primo e secondo grado. Il Ministero per coprire i buchi non ha intenzione di attingere al bacino degli altri precari abilitati, ma di far ricorso ancora una volta alle supplenze. Almeno per questi casi si sarebbe potuto allargare i cordoni del piano di assunzione agli abilitati. Invece il governo ha scelto un’altra via: i posti non assegnati andranno persi. Le assunzioni saranno 102 mila solo sulla carta, in realtà sono già scese a 71mila. Nelle prossime settimane – conclude Retescuole Crema – potrebbero diminuire ancora”.

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