25-08-2016 ore 12:09 | Cronaca - Crema
di Gianni Carrolli

Caritas. Donazione di 100 mila euro a sostegno dei terremotati. Nel Cremasco prevista l’attivazione di una raccolta fondi

È forte la risposta di associazioni, enti, cittadini ed organizzazioni nazionali e locali alla catastrofe che ieri, mercoledì 24 agosto, ha duramente colpito alcuni territori del Lazio, delle Marche e dell’Umbria. Alla solidarietà non si sottrae nemmeno Caritas italiana, che annuncia un contributo di 100 mila euro per gli interventi a sostegno delle persone terremotate. A ciò si aggiungerà la colletta nazionale indetta dalla Cei il 18 settembre, alla quale parteciperà anche la chiesa cremasca.

 

Vicinanza e solidarietà

“La rete Caritas segue l’evolversi della situazione – afferma don Francesco Soddu, direttore Caritas – ed è attiva sul posto sin dalle prime ore successive al sisma. Ha espresso subito vicinanza e solidarietà alle comunità colpite da questa tragedia. Abbiamo stanziato una prima cifra di 100 mila euro per provvedere alle necessità più impellenti e siamo in costante contatto con le Caritas diocesane di Rieti, Fermo ed Ascoli Piceno per monitorare i bisogni più urgenti, per poi convogliare gli aiuti nelle zone da cui ci provengono le richieste”.

 

La disponibilità Caritas

“In questo momento – prosegue don Soddu – è fondamentale non intralciare l’azione di primo soccorso coordinata dalla Protezione civile. Domani mi recherò nei luoghi colpiti dal sisma per un confronto operativo sugli interventi più immediati e per quelli di medio e lungo periodo. Diverse Caritas diocesane hanno messo a disposizione locali per l’accoglienza degli sfollati e là dove possibile sono vicine ai feriti per un servizio di ascolto, prossimità e prima assistenza”.

 

A Crema raccolta fondi

A livello locale la Caritas cremasca si sta attivando per indire una raccolta fondi a sostegno dei terremotati. Non sono invece previste spedizioni di volontariato – “la Caritas di Crema acquisisce comunque tali disponibilità, per eventuali attività di accompagnamento a medio-lungo termine delle comunità” – né raccolte di viveri, vestiario, suppellettili o altro materiale.

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