25-04-2017 ore 13:12 | Cronaca - Crema
di Andrea Baruffi

Crema, 25 aprile. Festa della liberazione tra ricordo, integrazione ed educazione

“Oggi, nell’anniversario della liberazione, abbiamo il dovere di ricordare che diritti e libertà non arrivano per caso, per gentile concessione, per un colpo di fortuna, ma sono stati costruiti attraverso il sacrificio di molti che hanno scelto di mettere in gioco la propria vita per un ideale, perché non sopportavano di essere sottomessi e hanno preferito piuttosto morire”. Così il sindaco di Crema Stefania Bonaldi ha introdotto questa mattina la cerimonia di commemorazione della ricorrenza del 25 aprile. Alla cerimonia anche la senatrice Cinzia Fontana e il deputato Franco Bordo e i rappresentanti delle forze dell’ordine, tra cui il vice questore Daniel Segre, il maggiore dei carabinieri Giancarlo Carraro, il comandante della tenenza di Crema della guardia di finanza Gilberto Gerli, il comandante del distaccamento della polizia stradale Mario Crotti, il comandante della polizia locale Giuliano Semeraro.

 

La Costituzione

“Il 25 aprile 1945 – ha proseguito il sindaco – pochi di coloro che sono presenti oggi erano nati. Quando non ci saranno più testimoni oculari vogliamo che siano i giovani a portare il testimone affinché non si smarriscano i nessi tra i sacrifici dei coetanei di allora e i benefici di cui oggi tutti godiamo, prima fra tutte le nostra libertà, declinata nella carta costituente. Il 25 aprile non ci ha liberato solo dalla dominazione tedesca, dal disonore di avere preso parte al secondo conflitto mondiale sotto la bandiera nazifascista e dall’umiliazione imposta alla nostra gente. Quel 25 aprile ha segnato il passaggio all’epoca moderna. Un passaggio che sarebbe stato sancito poi dalla nostra Costituzione. Per questa ragione negli ultimi anni accanto all’impegno per valorizzare la carta costituente abbiamo voluto consegnarla ai neo diciottenni e a tutti i nuovi italiani che arrivano al giuramento per ottenere la cittadinanza del nostro paese”.

 

L’esempio dei padri costituenti

“Proprio in queste settimane – ha ricordato il primo cittadino – Crema, grazie all’impegno della diocesi e del Rotary club ha ospitato una mostra e una rassegna di incontri, tutt’ora in corso, sulle figure di Alcide De Gasperi e del nostro concittadino Ludovico Benvenuti. Sono padri costituenti che si sono spesi per quei diritti e quelle libertà che ora sembrano naturali. Si sono impegnati per un ideale europeista che oggi sentiamo osteggiare da incoscienti privi di senso civico”. Il presidente dell’Anpi di Crema, Paolo Balzari, ha ricordato la figura di Francesca Marazzi, recentemente scomparsa: “donna, militante, cittadina, persona speciale che ha saputo incarnare ideali di libertà. Il suo esempio deve essere da sprone per le nuove generazioni”.

 

Dedizione ed altruismo

La cerimonia civile è stata preceduta dalla messa in cattedrale presieduta dal parroco don Emilio Lingiardi e concelebrata dal vicario giudiziale don Vito Barbaglio (nell'immagine a lato). Nell’omelia don Emilio ha ribadito la “responsabilità di conservare i valori pagati a caro prezzo, ravvivarli e tramandarli alle nuove generazioni. I giovani oggi, complice il clima e la mentalità di violenza che regnano nel mondo, si lasciano trascinare e arrivano alla negazione della vita, a compiere atti di bullismo verso i loro coetanei. La famiglia deve tornare ad essere educatrice. Insegnare a vivere con altruismo e dedizione verso il prossimo”.

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