25-04-2015 ore 11:40 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Liberazione: memoria, coscienza e futuro. In Cattedrale la preghiera per la pace con padre Ibrahim Alsabagh, parroco di Aleppo

Le celebrazioni del 70° anniversario della Liberazione dell'Italia dal regime nazifascista si sono aperte alle ore 10 presso la Cattedrale. Alla presenza delle autorità civili, militari e di semplici cittadini, il parroco don Emilio Lingiardi, affiancato da padre Ibrahim Alsabagh, parroco di Aleppo ospite della parrocchia, ha invitato a riflettere sull'attualità, inserendo nel contesto odierno il messaggio della Liberazione, “per trasformare la città dell'uomo in un avvenire più pacifico e sereno”.

 

Il terrorismo

“Dobbiamo liberarci dal terrorismo, che spesso si maschera dietro minacce pretestuosamente religiose, senza trascurare d'indagare quali siano le cause del malessere di molti popoli che vivono ingiustizia ed oppressione da moltissimi anni: da 67 anni è incancrenita la situazione palestinese, ci sono campi profughi a Sabra e Chatila in Libano, Yarmouq in Siria; in tanti Paesi africani ed asiatici le ingiustizie opprimenti creano la manovalanza per il terrorismo in tutto il mondo. Dobbiamo avere il coraggio di guardare la radice del male, aumentare la polizia o istituire leggi repressive non basta, sarebbe come curare solo gli effetti e non le cause del male”.

 

Crema, 70° della Liberazione (foto © Cremaonline.it)

Il pensiero unico

“La seconda Liberazione riguarda il pensiero unico, rappresentato dal denaro, l'interesse, il ricavo ed il guadagno, che hanno acuito l'attuale crisi finanziaria, dove la prepotenza della moneta, anziché servire uomo e famiglia ha finito per asservire le persone, rendendole schiave del profitto”.

 

La rassegnazione

“La terza Liberazione dalla rassegnazione, dall'indifferenza o dalla pratica di delegare sempre ad altri il proprio compito, impegno e responsabilità. Ciascuno deve fare la sua parte per il bene comune, che richiede partecipazione corale alla vita ed alle scelte della comunità, attraverso un impegno costante e quotidiano, con generosità e gratuità”.

 

Crema, 70° della Liberazione (foto © Cremaonline.it)

Fraternità tra i popoli

Suggestivo, “in segno di amicizia e fraternità tra i popoli”, la recita del Padre nostro in arabo, "in una lingua molto vicina all'aramaico utilizzato da Gesù". In chiusura della messa padre Ibrahim ha reso omaggio a tutti quanti si sono sacrificati per la Liberazione, “ricordando i frati minori che in ogni parte del mondo, ogni giorno, tanto fanno per liberare dalla guerra, dalla violenza e dall'ignoranza. La liberazione è un percorso che non si concluderà mai, che richiede impegno costante, è una lotta continua”. Carla Scalvini e Franca Marchesi, consacrate laiche, hanno distribuito l'eucarestia “a nome di tutte le donne che si sono sacrificate per la libertà e la pace del nostro Paese”.

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