Per la prima volta nella storia dell’editoria italiana le agenzie di stampa nazionali hanno proclamato lo sciopero. Ventiquattr’ore di silenzio per i circa 800 giornalisti che compongono la macchina dell’informazione primaria, per protestare contro il mancato confronto con il ministro Luca Lotti – titolare della delega all’editoria – in merito “all’annuncio del governo della cancellazione del sistema delle convenzioni per la fornitura dei loro servizi giornalistici”.
Soluzioni alternative
Per le agenzie di stampa nazionali, la decisione dell’Esecutivo di affidare il servizio tramite bando europeo, produrrebbe rischi sia in merito al pluralismo dell’informazione, sia rispetto alla difesa dei livelli occupazionali della categoria. La Fnsi (Federazione nazionale stampa italiana) si è detta disponibile ad un nuovo incontro con il ministro Lotti: “ribadiremo la nostra contrarietà alla gara europea – ha affermato il segretario Raffaele Lorusso – e la volontà di trovare soluzioni condivise che, nel rispetto delle leggi, assicurino la continuità del servizio e garantiscano l'occupazione”.