23-10-2016 ore 20:47 | Cronaca - Ripalta Cremasca
di Stefano Zaninelli

Ripalta Cremasca. Consegnati 22 bancali di solidarietà ad Acquasanta Terme. Bonazza: “a breve un’iniziativa per raccogliere fondi”

I ventidue bancali di beni di prima necessità sono arrivati a destinazione. Da Ripalta Cremasca – dov’erano partiti assieme ad un furgone zeppo di indumenti – ad Acquasanta Terme il viaggio è stato lungo, ma ne è valso la pena: “le persone del posto ci hanno accolto col sorriso sulle labbra – racconta Aries Bonazza, sindaco di Ripalta – e ci hanno invitato a bere il caffè da loro, nonostante le loro abitazioni portino tuttora i segni dalla tragedia di agosto”.

 

Una grande raccolta

A guidare la spedizione, il gruppo di Protezione Civile San Marco, di Casaletto Ceredano, l’Avis di Ripalta e l’associazione culturale Concrescis. Grazie della raccolta dei mesi scorsi, il gruppo ripaltese ha consegnato una grande quantità di beni: dai prodotti alimentari non deperibili all’essenziale per l’igiene intima e domestica, dai pannolini per bambini ed anziani a felpe e magliette. “Sono beni – aggiunge Bonazza – che abbiamo raccolto nei 10 giorni successivi al sisma, e che i cittadini ripaltesi hanno consegnato dimostrando grande generosità”.

 

Paesi rasi al suolo

In centro Italia la terra continua a tremare, spiega il primo cittadino ripaltese: “venerdì, mentre noi abbiamo passato la notte in albergo, in paese si è registrata ancora una scossa di magnitudo 3. Il giorno dopo in paese ci hanno chiesto se anche noi l’avessimo percepita. I cittadini sono ancora spaventati: vivono con i letti accampati in ogni stanza, per far fronte a qualsiasi eventualità. Ad Acquasanta Terme la presenza di cave di travertino ha attutito il danno, ma sull’altro versante, ad Arquata così come a Pescara del Tronto, dei paesi non è rimasto più nulla”.

 

La raccolta fondi

L’emergenza iniziale è rientrata ma il conto dei danni del sisma non è ancora terminato: non tutti gli sfollati hanno potuto fare ritorno alla propria abitazione. Il bisogno primario delle popolazioni terremotate “attualmente sono i soldi – conclude Bonazza – perché ora arriva il momento in cui ricostruire”. Per questo motivo l’amministrazione di Ripalta sta organizzando un evento di raccolta fondi – ancora da chiarire se si tratterà di un pranzo o di una cena – probabilmente nei primi giorni di novembre.

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