23-05-2017 ore 10:34 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Treni, ritardi e scampagnate tra le ortiche. Pendolari furibondi per il servizio

“Ma tu, la mattina prendi il treno alle 7 per andare al lavoro o per fare una scampagnata rilassante tra le ortiche? Oggi solita gestione imbarazzante delle emergenze da parte di Trenord”. Il Comitato pendolari cremaschi ha documentato l’ennesima giornata di disagi per quanti utilizzano il trasporto su rotaia per raggiungere la scuola o il posto di lavoro.

 

Sistema di sicurezza

Il treno 10456 delle 6:06 per Milano Certosa aveva 33 minuti di ritardo a causa della rottura del sistema di sicurezza “già da Casalbuttano. L'idea migliore – commentano i pendolari - sarebbe stata sopprimerlo una volta arrivato a Soresina. Ma poteva essere presa una scelta rapida e quasi indolore? Ovviamente no! Tutti i treni della mattina, sia per Milano che per Cremona, paralizzati in linea. Trasbordo tra le ortiche a Crema e 45 minuti di ritardo!” Disagi anche per il treno regionale 10458 delle 6:37 proveniente da Cremona e destinato ad arrivare a Milano alle 8:33. Al ritardo di tre quarti d’ora se n’è aggiunto un altro: “è accodato al Verona che ferma anche a Pioltello, giusto per raggiungere i 60 minuti”.

 

La distanza dello Stato

“I ritardi si sono accumulati sul sistema - già fragilissimo - del trasporto ferroviario, che in provincia di Cremona è talmente scadente da sembrare frutto di una sperimentazione. Eppure il biglietto e l’abbonamento lo paghiamo profumatamente” commenta sconsolato un pendolare: “È incredibile il disinteresse delle istituzioni per la nostra situazione. In questo modo aumenta il senso di abbandono. I giovani crescono con un’idea distorta dello Stato. È molto pericoloso”.

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