22-07-2014 ore 18:24 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Nove mesi di educazione stradale, coinvolte tutte le scuole della città: “progetto unico a livello nazionale”

“La strada, la nostra vita, impariamo a rispettarla”. Questo il tema dell'innovativo progetto di educazione stradale che inizierà a settembre e si concluderà a maggio con la consegna degli attestati di partecipazione a tutti gli alunni delle scuole primarie e secondarie della città di Crema. L'iniziativa, a costo zero per le casse comunali, vede in sinergia l'amministrazione, la polizia locale e l'Automobile Club Italia.

 

Coinvolte le famiglie

Un'iniziativa di grande valenza inserito nel Piano nazionale di sicurezza stradale. “L'intero progetto – hanno sottolineato l'assessore ai lavori pubblici e viabilità, Fabio Bergamaschi ed il comandante Luciano Bisighini - è molto impegnativo e coinvolgente. E' la prima volta a livello nazionale che viene attuato un progetto così articolato e condiviso, che inizia dalle prime classi delle elementari e prosegue con sempre maggiori nozioni sino agli ultimi anni delle superiori, supportando e completando le lezioni di educazione civica. Attraverso i bambini le notizie possono arrivare alle famiglie, portando loro tutta la nostra conoscenza. Il nostro obiettivo, nel corso del tempo, è creare una rete”.

 

Teoria e pratica

Gli alunni delle elementari seguiranno una didattica laboratoriale, con la costruzione di segnali, preparazione di cartelloni e proiezioni di foto e video. Sono previste uscite sul territorio e assemblee coi genitori “per migliorare la sosta delle auto davanti alle scuole elementari e arrecare meno intralcio possibile”. Gli alunni di seconda media e quarta superiore faranno lezione presso l'Aci di Crema con istruttori di scuola guida certificati e personale della polizia locale di Crema, in collaborazione coi docenti di ogni classe.

 

Le sanzioni

Oltre alla didattica sulle norme del codice della strada, gli studenti useranno un simulatore di guida e riceveranno nozioni necessarie a comprendere la responsabilità che comporta la patente di guida. “Spesso – ha spiegato l'agente Pietro Bianco – le persone dimenticano le sanzioni che comporta la violazione dell'articolo 186, che riguarda la guida in stato d'ebbrezza. Si può arrivare anche al sequestro dell'auto e ad un lungo percorso di recupero”. In poche parole, se trovati alterati alla guida, si rischiano sanzioni molto significative, non una semplice multa”.

 

Grande sfida

“Il progetto non è a scatola chiusa e può essere implementato col supporto e le idee delle varie scuole. Oggi – ha aggiunto l'agente Pietro Bianco - è stata aperta una nuova sezione sul sito dell'amministrazione comunale dedicata all'educazione stradale, con tutte le notizie di quanto svolto da polizia locale e aggiornato ogni giorno. Questo progetto è la nostra sfida, daremo il massimo, la squadra, grazie al supporto dell'Ufficio Tecnico del Comune sarà capace di implementare ”.

 

Bambini coinvolti

L’utilità di tenere corsi di educazione strale rivolti anche alla prima infanzia è dimostrato dai dati nazionali forniti dall’Asaps, l'associazione sostenitori amici della polizia stradale. Nel 2012 sono 50 i bambini fino a 13 anni che hanno perso la vita sulle strade, 33 trasportati, 14 a piedi, 3 in bici in 570 incidenti significativi di cui 37 avvenuti nei pressi delle scuole. Addirittura 13 i bambini morti nel grembo della mamma. Nel 2013 le piccole vittime sono state 52, 29 trasportati, 18 pedoni, 4 ciclisti, 1 su ciclomotore. Nei primi mesi del 2014 il dato è allarmante: già 10 piccole vittime sulle strade.

 

Conoscere sin dall'infanzia

“Dati sconvolgenti”, ha commentato l'assessore alla formazione e innovazione Attilio Galmozzi: “crediamo che sia molto importante formare i bambini sin dall'infanzia, perché la strada è pericolosa e quando la si percorre bisogna avere la testa sulle spalle, conoscere i segnali e tutti i comportamenti”.

 

Progetto già testato

Il programma didattico è stato testato con successo lo scorso anno, coinvolgendo oltre 300 studenti del Pacioli. “Le elementari – ha spiegato Antonio Zavaglio, ACI – saranno seguite dalla polizia locale, mentre medie e superiori dall'Aci. Per nove mesi verrà fornito il servizio a tutte le classi che ne faranno richiesta, con simulatori di guida e pratica sulla strada”. I bambini della scuola primaria rappresentano l'età in cui progressivamente si acquista l'autonomia nel circolare per la strada, per cui è necessario avere gli strumenti necessari per comprendere le regole del traffico cittadino.

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