21-06-2017 ore 20:37 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Crema, l'esame di maturità raccontato dagli studenti. L'ansia della prima prova, le tracce, la tesina e l’orale, l’estate, i sogni e il futuro

“Le tracce non erano come ce le aspettavamo. Belle ma noiose, tutte collegate ad un unico argomento". Fuori dal Racchetti incontriamo Laura, Chiara, Milena e Giada. Con cortesia, anche se il momento non è proprio dei migliori, accettano di rispondere alle nostre domande: “Le tracce non erano come ce le aspettavamo. Belle ma noiose, tutte collegate ad un unico argomento. Gli insegnanti ci hanno preparate molto bene, abbiamo studiato, ma mai abbastanza per poter mantenere la calma”. Alessia, Martina e Federica sono scaramantiche quindi preferiscono non sbilanciarsi. Non sanno darsi un voto. Hanno scelto il saggio breve. La prima prova è risultata “molto diversa" da ciò che si immaginavano. La seconda e terza prova "sono quelle che preoccupano di più”. I professori "hanno aiutato molto". Elena invece ha scelto l’analisi del testo. Le tracce l'hanno sopresa. La prova di maturità è vista come “inutile, perché gli alunni andrebbero valutati sui cinque anni e non solo su delle prove”. Spesso estemporanee aggiungiamo noi. Sorride. Il futuro? “Andrò all'università, studierò Beni culturali". Prima però c'è da superare l'orale, "esame che temo particolarmente”.

 

Liceo delle Scienze umane
Passiamo ora al liceo delle Scienze umane. Giulia Bellissimo non ha dubbi: “consiglio di studiare costantemente durante l'anno. Ho scelto l’analisi del testo perché più guidata, ha risposte semplici, potevo mettere più conoscenze rispetto ai temi di attualità. Ho studiato tanto anche se mi sono trovata un po' in difficoltà”. La seconda prova le crea “abbastanza ansia. Sarà scienze umane, ci sono molti autori”. Allargando l’orizzonte, spiega di non essere triste per la fine del liceo “perché all'università studierò per diventare un’esperta organizzatrice di sfilate. Quello che sogno”. Dopo la maturità “farò un viaggio a Termoli”. All’orale? “Parlerò di un personaggio della Dc, il Joker, che mi consente collegamenti con molte materie”.

Pacioli, via Dogali

Al Pacioli, sede di via Dogali. Accettano di scambiare quattro chiacchiere Samuel Roberts, Michela Moretti e Sara Dedè. Ai futuri maturandi consigliano di “non ridursi a studiare all'ultimo. Anche la tesina è meglio iniziarla a marzo perché a maggio ci sono molte verifiche”. Dicono di essere “molto stressati per la maturità” e “mega in ansia per domani”. Sono “tristi per la fine delle superiori solo per i compagni”. All’orale porteranno “il paradosso”, “l’Albania e il volontariato” e “la moda”. Il futuro? “Una di noi andrà a lavorare, gli altri due all’università. Uno di noi farà ingegneria. Per questo ha scelto il saggio breve su tecnologie e lavoro”. La maturità è utile? “No. Una persona non va valutata in base a 3 prove dopo che ti sei spaccato per 5 anni”.

 

L’Itis di via Matilde di Canossa

All’Itis spazio a Matteo Guerci, Matteo Cassani, Cristian Maianti, Francesco Gabbio, Marco Cavalli ed Enrico Gaibotti e Gregorio Lupo Pasini. Spiegano che la prima prova “è molto facile” in generale “non dovete preoccuparvi. La traccia sulle nuove tecnologie e lavoro era quella più facile e meglio sviluppabile”. Sostengono di aver “studiato poco”, solo uno dice di aver studiato “normale”. Non tutti sono “in ansia per domani. La prova è di disegno e progettazione industriale”. Tristi per la fine delle superiori? “No”. Si divideranno tra università e lavoro. All’orale parleranno di “resina”, di “cuore inteso come organo bio meccanico” e di “micro turbine a gas”. L’esame di maturità “non è utile perché non ha senso fare un esame, si può fare una media dei voti. Quello che so fare prima delle prove lo so fare dopo”. La riforma? “Non ci tocca”.


Istituto Sraffa

Alla prima prova hanno scelto “la tipologia B e C, su nuove tecnologie e boom economico in Italia”. Fuori dall’istituto Sraffa incontriamo “Maria Rizzo, Giorgia Fiameni, Ginevra Donzelli, Francesco Russo, William Anelli e Davide Angelino. Consigliano di “iniziare presto a studiare per la tesina” e di essere “molto in ansia sulla prova di domani”. Argomento? “Alimentazione”. Tutti sono “tristi per la fine delle superiori. Non per aver concluso, ma per le persone”. Solo uno di loro andrà all'università. All’orale discuteranno di “nuove generazioni, dei cd dei Pink floyd, di street food e vivere vegan”. Per uno di loro “la maturità è utile”, per altri “non ha senso perché ti valutano persone sconosciute”. Insomma, “non è la maturità che fa sentire maturi”. La Riforma? “Potrebbe essere un vantaggio ma non sai cosa può capitare”.


Liceo scientifico

Chiudiamo il giro di interventi al Liceo scientifico. Andrea Lucini Paioni, Francesco Crotti, Michele Marinelli, Davide Papini, Malvina Torrioni. Ieri sera hanno dormito però senza la consueta tranquillità. All’esame di maturità “arrivi un po' strano e un po’ in ansia. È l'ultima volta che stai con i compagni”. Un consiglio ai prossimi maturandi? “Godetevela e preparatevi”. La scelta oggi è caduta sul saggio breve e l’analisi del testo. Le tesine? “Introduzione alla complessità e cyber punk”. La maturità “non è utile, perché è un po’ studio e un po’ fortuna. Uno studio approfondito di ogni materia non è possibile”. Proposte? “Proporrei di abolirla o di fare un colloquio di lavoro. La Riforma è inevitabile”. (Grazie a Stefano Zaninelli, Andrea Marletta, Michele Formaggia, Dridi Takoua, Marina Bera, Elisa Cattaneo per la preziosissima collaborazione).

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