21-04-2016 ore 10:35 | Cronaca - Crema
di Ilario Grazioso

Crema. Liceo delle scienze umane, le opere di Rodari spiegate ai bambini

Quasi a ricordare la scomparsa del grande Gianni Rodari, del quale nei giorni scorsi ricorreva l’anniversario della morte, il liceo delle scienze umane di Crema ha aperto le sue porte ai bambini delle classi 4 A e 4 B della scuola primaria di Ripalta Cremasca. Ad accogliere i piccoli studenti, oltre a Raffaele Scuderi, collaboratore del dirigente scolastico, i ragazzi delle seconde classi delle sezioni A e B del liceo, i quali si sono preparati grazie al progetto Un sasso nello stagno, la pedagogia di Gianni Rodari, curato dalla docente Elena Lupi, affiancata dal collega Francesco Paderi.

 

Scrittura creativa

Il progetto riguarda l’approfondimento e l’acquisizione delle tecniche didattiche del noto autore per l’infanzia, sperimentate in un’uscita formativa presso il parco della fantasia di Omegna sul lago d’Orta, città natale di Rodari. Si tratta di tecniche di scrittura e uso della lingua italiana in modo creativo, che prevede l’uso di piccole storie tratte dall’assemblaggio dei titoli di quotidiani, nomi fantastici per oggetti non ancora nati ed altro ancora. Più articolato ed esteso per tutto il ciclo della scuola primaria il progetto Passo dopo passo, chi cammina da solo va veloce, chi cammina insieme agli altri va lontano, la cui referente è l’insegnante Fabiola Lupo Pasini, coadiuvata dalle colleghe Fabiana Cattaneo e Daniela Frittoli.

 

Cooperazione e inclusione

Tra le finalità del progetto, la cooperazione e l’inclusione attraverso l’applicazione del metodo empatico-relazionale, sperimentando il piacere di conoscere quale diretta derivazione dell’interesse dei bambini e non dall’utilizzo di un testo preconfezionato. Fiore all’occhiello dell’iniziativa, il giornalino Le chiacchiere del bla bla bla, interamente prodotto dai bambini. “L’emozione era palpabile - dice la docente di scienze umane Elena Lupi – sia per gli studenti-maestri in erba, che sui volti dei bambini ospiti, ma anche da parte degli insegnanti, registi dell’incontro. La novità di questa edizione sta proprio nel mettere in pratica le competenze acquisite sperimentandole poi nella gestione di un gruppo reale – conclude la docente – con dei tempi stabiliti e delle reazioni impreviste a cui saper far fronte.”

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