Il cremasco ha un nuovo Beato, padre Arsenio da Trigolo. Ieri Papa Francesco ha autorizzato il dicastero della Congregazione delle cause dei Santi a promulgare i decreti riguardanti nuovi otto Beati. Nato a Trigolo il 13 giugno 1849, al secolo Giuseppe Antonio Migliavacca, padre Arsenio ha vissuto una vita all’insegna della precarietà. Sacerdote gesuita, dopo una serie di incomprensioni e difficoltà è costretto a lasciare l'ordine. Successivamente fonda la Congregazione religiosa femminile di Maria Ss. Consolatrice: ma invidie, gelosie e calunnie lo colpiscono nel pieno delle sue fatiche ed è costretto a lasciare l’istituto.
Frate cappuccino
“Il suo proposito – spiega la nota del Vaticano - è di perdere tutto pur di acquistare Dio: a 53 anni è dunque interiormente preparato a queste disavventure, ma la sua sofferenza è grande e ora si augura soltanto che nel silenzio e nel nascondimento tra i frati cappuccini tutti si dimenticheranno di lui, e così potrà rifugiarsi nel Cuore di Gesù, tutto, senza riserva”. Muore per un malore il 10 dicembre 1909, a Bergamo, e nel silenzio resta lungamente avvolto fino ad oggi. I suoi resti riposano nella cappella della Casa madre delle Suore di Maria Ss. Consolatrice, in via Melchiorre Gioia 51, a Milano.