20-10-2016 ore 15:37 | Cronaca - Cremona
di Ilario Grazioso

Scuola. Rebus accorpamenti: Stanga unito all’Apc-Marazzi, 1700 alunni, 2 ambiti e tante sedi. Bonizzoni: “Ipotesi demenziale”

La telenovela continua, incurante di tutto il resto. Agli occhi di un osservatore attento alle questioni scolastiche è stucchevole la questione relativa agli accorpamenti scolastici, che si inserisce in una logica di confronto tra le parti (politica e istituzioni scolastiche), non si sa fino a che punto guidato solo dall’interesse di offrire agli utenti un buon servizio. Cose dette e non dette, opzioni, spostamenti, cambiamenti. Tutto e il contrario di tutto in questi mesi. E i dirigenti scolastici? Ognuno tende a non scoprire le carte. La politica dimostra di essere poco informata, rispetto alle questioni prettamente pratiche, in ordine a ciò che essa stessa ai livelli più alti ha prodotto: i nuovi ambiti territoriali, che stravolgono la mobilità dei docenti e i cui effetti si sono fatti sentire già quest’anno, con scuole ancora senza insegnanti.

 

Il tavolo tecnico

Entro fine mese, la provincia dovrà indicare alla regione la proposta per il nuovo assetto in vigore per l’anno scolastico 2017/2018: quale sarà la nuova composizione degli istituti scolastici all’interno degli ambiti territoriali 13 (Cremona e Casalmaggiore) e 14 (Crema e cremasco). Domanda d’obbligo: riusciranno amministratori e dirigenti, a giungere alla soluzione di questa intricata vicenda? Si terrà oggi a Cremona, l’ennesimo incontro tecnico da parte del comitato provinciale di coordinamento, composto da amministratori locali e dirigenti scolastici. Forse, occasione per un compromesso, tale da non far saltare il banco in sede di consiglio provinciale pre-elezioni.

 

Nessuna scuola su ambiti diversi

Da mesi siamo a conoscenza della diatriba che interessa le scuole superiori, in particolare quelle ricadenti su due ambiti (Stanga, Marazzi e Munari), ma nelle ultime settimane anche per le scuole secondarie di primo grado, è emerso qualche problema. Non ha dubbi Giampietro Bonizzoni, responsabile di Crema dell’istituto Marazzi, fino a qualche anno fa scuola autonoma, con propria segreteria e dirigenza e da qualche anno, accorpata all’Apc di Cremona, con una serie di problematiche irrisolte. “Il problema essenziale è rappresentato dagli ambiti territoriali. Vanno superati – afferma Bonizzoni – non vogliono capire che le scuole non possono stare su due ambiti distinti”. Non sa più come dirlo Bonizzoni, aperto a tutte le altre ipotesi, purché tutte le scuole di Crema abbiano presidenza in città.

 

Tutti insieme

L’effetto devastante di questa situazione, il Marazzi la sta vivendo già quest’anno: “Ad oggi mancano docenti di sostegno, e non solo. Abbiamo insegnanti assunti fuori graduatoria”. Per Bonizzoni, una situazione determinata non solo dalle note vicende relative all’applicazione della legge buona scuola, ma anche perché tanti docenti rifiutano una sede che a livello amministrativo, ricade su più ambiti. Dal cilindro ora si tira fuori l’ipotesi di una mega aggregazione di tutto lo Stanga (due sedi a Cremona, due a Crema, una a Pandino, due aziende agrarie a Cremona e Crema, ed un’azienda speciale a Pandino), con il polo Apc –Marazzi. “Un’ipotesi demenziale”, viene bollata da Giampietro Bonizzoni.

 

Allo Stanga inizio a singhiozzo

Anche dalle parti dello Stanga, soprattutto la sede di Crema, la situazione non è delle migliori, e non solo per questioni logistiche. Da informazioni giunte in redazione, quest’anno l’inizio delle lezioni è stato a dir poco caotico, mancano ancora insegnanti di sostegno, matematica, inglese, discipline agrarie. Qualcuno punto il dito su presunte inefficienze amministrative, qualche altro, pensa già al disastro che potrebbe derivare dal mega accorpamento, con dirigenza e segreteria a Cremona, anche se si era avanzata la proposta provocatoria, di spostamento della presidenza a Crema. In tutto questo, anche il liceo artistico Munari, pare destinato ad ulteriori cambiamenti, rispetto alle ipotesi di inizio settembre: accorpamento con scientifico, oppure con scienze umane o liceo sportivo. E i sindacati? Pare che le segreterie provinciali presenti al tavolo tecnico, abbiano manifestato le loro riserve rispetto alle ultime ipotesi, preannunciando per oggi un documento. E sullo sfondo, qualcuno all’italiana maniera, già pensa a lasciare tutto com’è.

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