19-07-2017 ore 11:19 | Cronaca - Crema
di Andrea Baruffi

Crema, maturità. Gli studenti dello Sraffa raccontano progetti e sogni per il futuro

“Siamo in partenza per le vacanze. Dopo un anno impegnativo ci godiamo il meritato riposo. Un po’ ci mancherà la scuola, non tanto per lo studio ma per le persone. Dopo cinque anni è ora di cambiare aria”. Così, in una calda e assolata mattina estiva, raccontano Martina Fusar Imperatore, Giada Dedè e Ilaria Morelli, studentesse dell’indirizzo tecnico dei servizi socio sanitari diplomate con il massimo dei voti all’esame di maturità.  

 

Università e lavoro

Idee chiare per quanto riguarda il futuro. Una volta rientrata dalle vacanze, Ilaria cercherà un lavoro: “Voglio avere un minimo guadagno per iniziare ad essere indipendente. Spero di riuscire nel tempo a trovare un impiego inerente i miei studi. Nel frattempo vorrei fare un corso di fotografia”. Giada andrà all’università: “farò il test d’ingresso per la facoltà di scienze infermieristiche o scienze dell’educazione”. Come l'amica vorrebbe trovare “un lavoro serale per contribuire a pagare gli studi”. Stesso progetto per Martina: “mi piacerebbe fare psicologia. Se non dovessi superare il test d’ingresso sceglierò scienze dell’educazione. La facoltà è a numero aperto. Compatibilmente con lo studio cercherò un lavoro che consenta di pagarmi le spese universitarie”.

 

Scuola, insegnanti ed esame

“L’esame di maturità - sottolineano - è stato impegnativo. La prima e la seconda prova ci hanno messo più ansia perché non sapevamo quale argomento potesse capitare. L’importante è studiare in modo costante durante l’anno. Gli esami hanno unito la classe. Durante l’anno ci siamo aiutati a vicenda. Con i docenti si è creato un ottimo rapporto”. Positiva l'opinione sull'istituto. Ilaria ha sottolineato di esserse soddisfatta del corso di studi: “spesso lo Sraffa viene catalogata come una scuola di seconda categoria. Questo non è vero. Ho apprezzato il confronto che offre con il mondo lavorativo”. Secondo Giada i tirocini “sono importanti per capire cosa si vuole fare da grandi”. E soprattutto “permettono di far conoscere le nostre potenzialità alle imprese” chiosa Martina. La strada per la piena realizzazione professionale e scolastica inizia a settembre, dopo le vacanze.

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