18-06-2015 ore 11:37 | Cronaca - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. È iniziato il Ramadan: fedeli a digiuno dall’alba al tramonto. Dahouadi: “siamo tutti uguali di fronte alla religione”

Come ad Algeri, Beirut e Zagabria, così anche a Crema oggi è iniziato il Ramadan, il nono mese dell’anno secondo il calendario musulmano. È il mese in cui i fedeli islamici celebrano – così come annunciato nel testo sacro, il Corano – la rivelazione dell’arcangelo Gabriele al profeta Maometto. Si tratta di una festività diffusa in tutto il mondo, uno dei riti religiosi più conosciuti e praticati nella storia delle religioni.

 

Il digiuno

In preparazione al Ramadan, uno dei periodi più duri per i musulmani, i fedeli cremaschi si sono trovati ieri sera nella palestra di via Toffetti per un momento di preghiera. Lì, ogni giorno, si troveranno a pregare attorno alle ore 23. “Il Ramadan – spiega Bouzaiane Dhaouadi, presidente della Comunità islamica cremasca – è mese in cui, dall’alba al tramonto, rimaniamo digiuni di cibo, bevande, fumo e rapporti sessuali. Quest’anno è partito oggi e durerà fino al il 17 luglio, ma la durata (29 o 30 giorni) varia ogni anno”. 

 

La preghiera

“Quest’anno a guidare la preghiera sarà Khaled Ghamdi, un imam proveniente dall’Arabia Saudita. A partire dal 21 giugno, giorno in cui le giornate inizieranno ad allungarsi, la nostra preghiera partirà circa un minuto più tardi. Questa progressione farà sì che l’ultimo giorno di Ramadan inizieremo la preghiera attorno alle ore 23.40. Stimiamo una partecipazione di circa un centinaio di fedeli durante la settimana, mentre nel week end potremmo raggiungere anche 300 persone”.

 

Uguaglianza

Il digiuno nel mese del Ramadan è il quarto pilastro della Islam. Gli unici a cui il Corano non ne impone l’osservanza sono gli impuberi, i malati e le donne durante il ciclo mestruale. Il rito accomuna tutte le persone, di qualsiasi estrazione sociale esse siano: “è il momento in cui anche le persone ricche capiscono cosa significa rimanere senza cibo né acqua – conclude Dhaouadi – ci ricorda che siamo tutti uguali di fronte alla religione”. 

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