18-04-2017 ore 20:34 | Cronaca - Torlino Vimercati
di Andrea Baruffi

CremAutismo. Villa Laura, la Regione promuove la struttura. Prossimo obiettivo "sviluppare competenze e autonomia"

Creare una regia per coordinare gli interventi, aiutare i genitori ad accettare l’autismo, realizzare percorsi individualizzati. Stamattina presso la Villa Laura di Torlino Vimercati le associazioni di volontariato hanno presentato ai vertici regionali le competenze maturate e i vari progetti in atto, chiedendo un supporto per incrementare e sviluppare i servizi svolti.


La nascita del Progetto Orma

L’avventura di Villa Laura è iniziata nel 2009. “Un bando regionale – spiega l’anima del progetto e madre di un ragazzo autistico Giovanna Barra (nell'immagine a lato) – ha invitato strutture e associazioni a presentare progetti per interventi sull’autismo. La Fondazione Sospiro era specializzata in minorenni e bambini. L’Asl di Cremona, proprio grazie a questa esperienza, ha coinvolto istituzioni e associazioni del territorio dando vita al Progetto Orma. L’obiettivo è coordinare le varie esperienze, in particolare nella fascia degli adolescenti e degli adulti. In questa fase l’autismo comincia a diventare un problema per le famiglie, le persone diventano aggressive e difficili da gestire e spesso la soluzione è rappresentata dal ricovero in istituto". Nonostante le dimensioni ridotte, ha ricordato don Francesco Gipponi, direttore della Caritas diocesana, “Villa Laura non ha i parametri per essere una struttura residenziale. Dal 2012, con i tagli operati dalla Regione, l'attività è fondata sull'opera dei volontari e delle associazioni”.

 

Territorio compatto

“Sulla scorta dell’esperienza maturata con il Progetto Orma – sottolinea Giovanna Barra – verrà elaborato un piano d’intervento da condividere con regione Lombardia. Grazie ai progetti su misura e al coinvolgimento di tutte le istituzioni è possibile sviluppare le competenze e promuovere l’autonomia dei ragazzi”. I principali soggetti coinvolti sono Comunità sociale Cremasca, l’Ospedale Maggiore di Crema e le mamme che hanno figli affetti da autismo.

 

Supporto alle famiglie

“Incontrando tanti operatori – ha precisato il presidente della commissione sanità di regione Lombardia Fabio Rolfi (nell'immagine a lato con Giovanna Barra, Federico Lena e il sindaco di Torlino Giuseppe Figoni) – ho capito che il territorio cremasco ha raggiunto una buona capacità di diagnosi precoce della patologia. La diagnosi precoce deve essere accompagnata da un adeguato supporto alle famiglie”. La logica della riforma sanitaria e il “passaggio da Azienda ospedaliera ad Azienda socio sanitaria territoriale mette in carico al territorio le responsabilità di programmazione. Va costruita una rete per rispondere a tutti i bisogni delle famiglie e dei pazienti, anche oltre la fase acuta del ricovero in ospedale”.

 

I presenti

L’iniziativa, proposta dal consigliere regionale Federico Lena, ha visto la partecipazione di numerosi sindaci e rappresentati delle realtà socio sanitarie ed economiche del territorio. Presente la deputata Cinzia Fontana, il consigliere regionale Agostino Alloni, i sindaci Giuseppe Figoni di Torlino, Stefania Bonaldi di Crema, Rosolino Bertoni di Palazzo Pignano e Maria Luise Polig di Pandino – intervenuta anche in qualità di referente per il territorio cremasco nell’Ats Valpadana, il candidato sindaco di Crema Enrico Zucchi, il direttore dell’Ospedale Maggiore di Crema Luigi Ablondi con il direttore socio sanitario Gloria Mencatelli, il direttore di Comunità sociale Cremasca Davide Vighi e il presidente della Bcc di Caravaggio Adda e Cremasco Giorgio Merigo.

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