18-04-2016 ore 18:52 | Cronaca - Crema
di Angelo Tagliani

Crema. Art bonus, venerdì convegno con Flavia Nardelli e Claudio Bocci

“L'art bonus è un'occasione per il nostro territorio ed i suoi beni culturali. Chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta. Un esempio? Ad ogni donatore, in 3 anni viene riconosciuta un’agevolazione fiscale pari al 65% di quanto donato”. Così Giuseppe Strada ed Antonio Chessa, rispettivamente presidente e vice presidente della Fondazione San Domenico ha introdotto la conferenza stampa di presentazione del convegno in programma per venerdì 22 aprile nella sala Bottesini del teatro di Crema.

 

I relatori

A partire dalle 17.30 sono in programma gli interventi di relatori di primo piano, a partire da Flavia Piccoli Nardelli, presidente della Commissione cultura della Camera e Claudio Bocci, direttore di Federculture. L'art bonus ha già prodotto i suoi benefici effetti a Castelleone ed il sindaco Pietro Fiori illustrerà quindi nel dettaglio la ristrutturazione di palazzo Brunenghi. Al convegno prenderanno parte anche il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi ed il presidente di Scrp, Pietro Moro.

 

Beni pubblici

I vertici della Fondazione San Domenico hanno rivelato un grande interesse per il meccanismo dell'art bonus, che potrebbe generare formidabili risorse per il mercato Austroungarico oppure per il patrimonio cittadino in senso lato: le erogazioni devono essere a favore di interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni pubblici, sostenere istituti o luoghi della cultura quali musei, siti archeologici, archivi, biblioteche e complessi monumentali, ma anche teatri di tradizione e fondazioni lirico-sinfoniche.


Credito d'imposta

Il credito d'imposta è riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non commerciali fino ad un massimo di 15% del reddito imponibile, mentre ai titolari di reddito d'impresa il credito d'imposta spetta nel limite del 5 per mille dei ricavi e non rileva ai fini delle imposte sui redditi e dell'Irap. Il credito è ripartito in tre quote annuali di pari importo, nella dichiarazione dei redditi per le persone fisiche e gli enti non commerciali, in compensazione in F24 per le imprese.

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