16-06-2017 ore 12:54 | Cronaca - Rivolta d'Adda
di Silvia Tozzi

Rivolta. Senso unico in via Stampa, cittadini contrari. Calvi: “è stato chiesto dalla gente"

La rivoluzione della viabilità a Rivolta d'Adda sembra essere conclusa. Dopo i dieci dossi realizzati e l'inversione dei parcheggi su via Cereda - spostati dal lato della banca a quello della farmacia - e il divieto di sosta in viale Ponte Vecchio, ora è arrivato il senso unico in via Stampa. Il primo tratto, da via Monte Grappa verso via Masaccio, è a senso unico sino all'incrocio con via Mantegna.

 

Le ragioni del sindaco

"Un intervento che è stato chiesto da molti cittadini - ha commentato il sindaco Fabio Calvi, che sta prendendo tutte le decisioni relativamente alla nuova viabilità - anche per porre rimedio al senso alternato che regolamentava la strettoia della zona. Nessuno rispettava il diritto di precedenza segnalato; si assisteva ad una battaglia a chi passava per primo. Resta il problema delle biciclette, che ad oggi percorrono contromano il tratto".

 

La polemica dei rivoltani

I rivoltani però - almeno quelli che si espongono sui social - non sono contenti. Riportiamo alcuni dei pareri emersi sui social. "Adesso le auto andranno a manetta"; "Voglio proprio vedere i camion passare dalla strettoia. E la gente che abita nella zona in questione, per andare in paese, quanta strada deve farsi?"; "Quest'operazione a me - abito nel bel mezzo di questo nuovo senso unico insieme ad altre 65-70 famiglie, costa circa 10 euro di carburante in più al mese, senza considerare il conseguente inquinamento ambientale"; "Secondo me stanno facendo cose assurde. Sarebbe stato meglio un semaforo. Non hanno tenuto conto di chi abita in zona che per accedere al centro paese deve farsi un giro enorme. In più, le macchine stanno passando a manetta, poichè ora non c è più il problema di incontrare un altro mezzo"; "Per tre metri di strettoia complicare la viabilità. In quel tratto di strada non è mai capitato nulla, fino ad ora”. Tra i commenti ci sono anche quelli più piccati: "I geni della viabilità che abbiamo in comune a quanto pare hanno colpito ancora. Molto bene".

 

I cittadini favorevoli

Altri invece hanno applaudito la scelta: "La strada – si legge in un post sui social -si restringe e le auto si devono fermare per far passare quelle provenienti dal lato opposto. Non è una cavolata. Io non ho mai capito l'urbanistica di quel punto " ha commentato l'ex consigliere Fabio Sabbia. "Questo è il risultato dovuto all'ignoranza e maleducazione di chi - non tutti - percorre quel tratto di strada. Ignoranza perché la maggior parte non ha ancora capito come gestire un senso unico alternato; maleducazione perché anche quando mi è capitato di dover discutere, sono stato anche mandato a quel paese . A mali estremi estremi rimedi. Speriamo almeno sia previsto un percorso ciclopedonale per chi vuole andare in paese con altri mezzi.". Ma il percorso non ci sarà in quanto non c'è spazio. L'amministrazione sta vagliando varie soluzioni, tutte insoddisfacenti.

 

Parcheggi in via Cereda

Riguardo a via Cereda, i cittadini rilevano che "l'ultimo parcheggio verso la piazza è pericolosissimo" e "diventa difficile per i furgoni che escono dalla piazza svoltare in via Roma". Insomma: “è una cosa orribile, scomodissima e pericolosa!" Molti chiedono la chiusura del tratto: "un attimo di buon senso e si risolveva tutto. Quella è una via con molto traffico, tra ciclisti, pedoni e persone ferme a chiacchierare".

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