16-04-2014 ore 17:02 | Cronaca - Crema
di Emanuele Mandelli

Crema, il rinnovo della Pro Loco scatena la politica. Agazzi denuncia “la sostituzione di Ferrigno con Lo Popolo”. La replica di Gramignoli e Caso

Vogliono fare le scarpe a Luigi Ferrigno a favore di Felice Lo Popolo e trasformare la Pro Loco in una emanazione culturale dell’attuale centro sinistra. Lo denuncia senza mezzi termini in una interrogazione al sindaco il consigliere comunale Antonio Agazzi. Le accuse che muove sono ben precise: “tanto per essere chiari il tentativo in atto sarebbe quello di far iscrivere alla Pro Loco un quantitativo di persone politicamente orientate a sinistra, tale da riuscire nell'intento di sostituire l’attuale Presidente”.

 

Colpo di mano

Agazzi individua anche i due esecutori materiali del colpo di mano: “i due rappresentanti del comune di Crema facenti capo alla maggioranza consiliare, Teresa Caso e Matteo Gramignoli, i quali avrebbero aperto le ostilità nei confronti della presidenza attuale e dei consiglieri che la supportano in modo generoso e disinteressato, in una logica di puro servizio alla comunità. La tecnica, quella consueta: critiche infondate e giudizi ingenerosi, relativamente alla gestione in essere, al fine di delegittimarla”.

 

Indagine sulla crisi

Rispondono immediatamente i due consiglieri comunali tirati in ballo: “In quanto rappresentanti del consiglio comunale nel consiglio d’amministrazione dell’associazione, riteniamo un nostro preciso dovere quello di stimolare e indagare ogni possibilità per migliorare ciò che è ovviamente sempre migliorabile, per ottimizzare le risorse, in parte pubbliche, che la Pro Loco ottiene e utilizza, per facilitare l’attività  dell’associazione e dei numerosi volontari che la tengono in vita”

 

Calo del tesseramento

“In quel consiglio di amministrazione, di fronte al tema del tesseramento in calo,  era fin troppo ovvio indagare su quali azioni mettere in campo per allargare la base sociale dell’associazione, anche perché ci risulta che molta gente non sappia neppure che alla Pro Loco ci si può iscrivere perché forse la ritiene un’istituzione e non un’associazione. Giusto per agire nell’ombra, è stato chiesto per esempio di fare  un comunicazione pubblica in vista della prossima assemblea”.

 

Ma il cambiamento arriverà

E dopo aver spiegato la complessità del regolamento della Pro Loco, che dovrebbe essere al sicuro da colpi di mano improvvisi, “In questo quadro abbiamo posto, è vero, anche il tema del rinnovamento e  quindi una riflessione sui metodi per favorire, insieme a un allargamento, anche un rinnovamento della e nella Pro Loco. Se questa è una colpa, siamo colpevoli. Riteniamo però che il ricambio, sia esso generazionale o no, sia un bene da perseguire sempre, perché nuove persone portano nuove idee, nuove strade da perseguire, nuove opportunità.

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