15-10-2018 ore 15:22 | Cronaca - Rivolta d'Adda
di Riccardo Cremonesi

Tragico schianto in fuga dai carabinieri, in auto tre pregiudicati, soldi e gioielli rubati

Emergono nuovi dettagli sul grave incidente che ha visto coinvolte tre persone di origine albanese nella serata di sabato 13 ottobre. Intercettati dai militari a bordo di un’auto rubata, hanno tentato di fuggire dal rondò di Cassano e da Rivolta d’Adda hanno imboccato la strada in direzione di Arzago d’Adda. Inseguiti dai carabinieri, i tre, a bordo di una Bmw 235 grigia, hanno prima cercato di seminare i militari sulla bergamina in direzione di Agnadello, poi han fatto ritorno verso Rivolta d’Adda lungo la provinciale 90. In un tratto rettilineo, viaggiando ad altissima velocità, hanno perso il controllo della vettura, sono usciti di strada cappottandosi più volte in un campo.

 

Tutti con precedenti penali

La persona alla guida ha perso la vita sul colpo. Si tratta di un uomo di 31 anni, residente a Cassano d’Adda, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati al traffico di sostanze stupefacenti. Gli altri due sono rimasti feriti. Sono stati soccorsi e trasferiti all’Ospedale di Brescia e di Cremona, dove si trovano attualmente ricoverati. I rilievi dell’incidente sono stati effettuati dalla Polstrada di Cremona e Pizzighettone. Come spiega il maggiore Giancarlo Carraro “solo la persona alla guida aveva documenti d’identità. Per gli altri due è stato necessario rilevare le impronte e identificarli attraverso il sistema Afis. Hanno 25 e 26 anni e diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio commessi in diverse regioni d’Italia”. Ora sono piantonati dai militari.

 

Soldi e gioielli

L’auto è risultata asportata ad un cinese lo scorso 5 ottobre a Seriate. Dentro un borsone trovato nel veicolo sono stati trovati “un flessibile con una lama consumata da poco, due ricetrasmittenti e altri utensili per lo scasso, oltre a 500 euro in contanti e catenine, collane, braccialetti orecchini, gemelli e medagliette d’oro. I carabinieri hanno appurato che la refurtiva proveniva da tre furti in abitazioni consumati poco prima, uno a Vailate e due a Misano Gera d’Adda. Altri oggetti non sono ancora stati identificati e quindi restituiti ai legittimi proprietari.

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