15-09-2014 ore 18:47 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Raccolta sperimentale del secco dal 16 ottobre al 16 marzo 2015. Coinvolti 6 mila cittadini di Castelnuovo, San Bernardino e Vergonzana

Dal 16 ottobre 2014 al 16 marzo 2015, nei quartieri di Castelnuovo, San Bernardino e Vergonzana verrà attuata la sperimentazione della raccolta del secco. I 6 mila abitanti coinvolti saranno i primi a fornire informazioni “per prevenire e ridurre la produzione di rifiuti non riciclabili, quelli per i quali è necessario lo smaltimento in discarica o al termocombustore”. Per avere un'idea della mole di rifiuti prodotti e brucia, basti pensare che attualmente i poco meno di 170 mila abitanti del territorio cremasco producono 12 mila tonnellate di secco l'anno, che viene completamente conferito al termocombustore di Cremona.

 

Meno rifiuti

“Ai cittadini – ha spiegato l'assessore all'ambiente Matteo Piloni – la sperimentazione non costerà nulla. Visto che abbiamo raggiunto grandi risultati nella raccolta differenziata, è venuto il momento di produrre meno rifiuti. E' una decisione politica, che per raggiungere il risultato sperato, necessita del supporto tutti”.

 

Cos’è il secco

Il rifiuto 'secco' è tutto ciò che non può essere riciclato e che quindi non va messo con umido, plastica, vetro/lattine/scatolame, carta/cartone e cartoncino. Per esempio: carta oleata o plastificata, collant, gusci di vongole o cozze, mozziconi di sigaretta, pannolini e assorbenti, posate di plastica, lamette da barba, sacchi per aspirapolvere, panni cattura polvere, lettiera per animali domestici, spazzola, spazzolini da denti, stracci, accendini, assorbenti ecc. Clicca qui e poi sulle varie lettere per consultare la guida completa.

 

Solo sacchi arancioni

In sostanza, non cambierà nulla rispetto all'attuale sistema di raccolta rifiuti; è importante ricordare che per conferire il secco dovranno essere usati solo sacchi di colore arancione da 60 litri forniti gratuitamente dal Comune. Il giorno fissato per la raccolta (giovedì mattina), dovranno essere esposti solo se pieni. Se non fosse pieno, è necessario aspettare la settimana successiva. Il secco conferito in sacchi di altri colori non verrà raccolto. A ciascuna famiglia o utenza non domestica (negozio, ufficio, scuola, ecc.) verrà consegnata una dotazione di sacchi arancioni più che sufficiente per i 6 mesi della sperimentazione. Le dotazioni sono state calcolate sia in base al tipo di utenza (domestica/non domestica) sia in base ai componenti del nucleo famigliare.

 

Dove e quando ritirare i sacchi

Le dotazioni di sacchi devono essere ritirate nei giorni sotto indicati presso i seguenti punti di distribuzione: S. Bernardino, salone oratorio (accanto chiesa parrocchiale), via XI Febbraio sabato 27 settembre 2014 dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Domenica 28 settembre 2014 dalle ore 8.30 alle ore 12.30. Castelnuovo, ingresso campo da calcio, via Zambellini sabato 4 ottobre 2014 dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Domenica 5 ottobre 2014 dalle 8.30 alle ore 12.30. Vergonzana, oratorio, via Albergoni 10/b domenica 5 ottobre 2014 dalle 15.30 alle 18.30. Chi non potesse presentarsi nelle date sopra indicate a ritirare la propria confezione di sacchi, può contattare il numero verde gratuito 800.904858.

 

La sfida del futuro

Ridurre il volume dei rifiuti e quindi il costo del servizio di raccolta, per il presidente di Linea Gestioni Bruno Paggi, “è la sfida del futuro. La sperimentazione cremasca può aiutare a migliorare il servizio. Siamo una società che opera nel territorio in cui i suoi dipendenti ed i suoi soci vivono. Abbiamo tutti lo stesso obiettivo, far meglio e pagare di meno”.

 

Tariffa puntuale

“Il test – sottolinea il direttore di Linea Gestioni Bruno Podestà - consentirà di testare un sistema di misurazione puntuale del secco, per misurare puntualmente quanto secco viene prodotto: non si paga di più se si espongono più sacchi e viceversa”. I risultati raccolti aiuteranno l'amministrazione a stabilire i criteri migliori per l'introduzione della cosiddetta “tariffa puntuale”: ovvero la tariffa per la quale si paga in base a ciò che effettivamente si produce, premiando i cittadini virtuosi. Nel calcolo delle tariffe, a volume, non a chilogrammi, dovrebbe essere esclusa la metratura delle abitazioni e potrebbero essere inseriti dei chip identificativi per ogni sacchetto.

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