15-08-2017 ore 09:59 | Cronaca - Crema
di Angelo Tagliani

Crema, Festa dell'Assunta. Nella Cattedrale torna l’antico rito dell’incenso e del basilico

Ieri sera alle 21, in Cattedrale, si è tenuta la veglia vigiliare per la festa dell’Assunta, cui è dedicata la stessa chiesa. È stato proclamato un testo datato della fine I d.C. (forse addirittura dell’anno 96), che testimonia la fede della chiesa di Gerusalemme nel mistero di Maria. Al termine dei suoi giorni terreni non ha conosciuto la corruzione del sepolcro ma è stata rivestita e avvolta dalla luce.

Koimèsis tés theotòkos
Il titolo del testo è Dormizione della Vergine (in latino Dormitio, in greco Koimèsis tés theotòkos). Secondo la tradizione, appena spirata la Madonna, gli apostoli si sono riuniti al cenacolo del monte Sion a Gerusalemme per discutere quale fosse il luogo più degno per la sua sepoltura. La scelta è caduta sul cimitero di fronte alla Valle di Giosafat, nella quale secondo gli ebrei si svolgerà il giudizio finale; si trova in prossimità del Getsemani, che ricorda l’agonia di Gesù ed il mistero della partecipazione di Maria alla redenzione dell’uomo. È stata portata in processione con canti e sepolta in una grotta ad arcosolio, approntata al monte degli ulivi. Oggi le chiese ortodosse ed armene officiano in quel luogo le celebrazioni liturgiche più importanti.

La tradizione della cintura
Il terzo giorno dopo la sepoltura l’apostolo Tommaso ha chiesto di onorare Maria, assecondando il costume secondo il quale gli ebrei possono visitare una salma con un’unzione di oli profumati appositamente preparati per i defunti. Con grande meraviglia nella tomba era rimasta solo la cintura che legava la veste di Maria. Donata alla famiglia dell’evangelista Marco, come omaggio nuziale, è poi stata tramandata alle parenti fino al 1200, quando un mercante fiorentino, sposando a Gerusalemme una di queste discendenti l’ha portata a Firenze.

L’omaggio regale del basilico
Il vescovo toscano dell’epoca ha pensato di costruire a Prato una splendida chiesa per conservare la reliquia. Ancor oggi, la cintura, durante nelle feste principali, viene esposta al pubblico per la venerazione. Nel 320 Costantino ha deciso che a Gesù crocefisso ed a Maria regina venisse offerto il basilico, parola greca che indica regalità. Era infatti usanza degli antichi onorare la famiglia reale con questa pianta molto profumata. Da quell’anno, il 15 agosto i fedeli portano in dono il basilico a Maria assunta in cielo ed il 14 settembre a Gesù crocefisso. Anche la città di Crema, tramite il parroco don Emilio Lingiardi, ha proseguito la tradizione di fronte all’icona donata dai monaci del monte Athos.

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