15-06-2017 ore 17:25 | Cronaca - Crema
di Stefano Zaninelli

Via Indipendenza, 4 anni di sottopassaggio. Dalle critiche di ieri alle sfide del domani

Quattro anni fa Antonio Agazzi augurava all’amministrazione Bonaldi “di portare a casa, per il bene di Crema, il superamento dell’ultima barriera ferroviaria in essere”. Oggi il progetto per superare la barriera ferroviaria esiste ma il nodo critico del finanziamento non è ancora stato sciolto. È una di quelle battaglie che durano nel tempo e che si ripresentano, puntuali, ad ogni campagna elettorale. Anche quest’anno. Anche oggi, mercoledì 15 giugno, quarto anniversario dell’inaugurazione di un altro celebre sottopasso, quello di viale Indipendenza. Un’opera che in Consiglio comunale ha spesso suscitato critiche feroci e repliche a tono.

 

Il dibattito, ieri e oggi

A distanza di quattro anni la faglia sembra essersi ricomposta, ma alcuni problemi rimangono. Il “fiore all’occhiello” dell’amministrazione Bruttomesso – nient’altro che un “mestèr cremasch” per i Verdi e addirittura un “errore madornale” per il Pd – ha contribuito ad intensificare i flussi verso la zona Nord di Crema. È aumentato il traffico pesante: se ne discute per le strategie di sviluppo commerciale e viabilistico della zona industriale e per le lamentele dei residenti. Si dibatte, ci si confronta, si guarda con speranza al futuro. Qualcuno, non tutti: altri guardano le barriere del passaggio a livello abbassarsi parallele alle rotaie. C’è chi prova a fare inversione e tornare su via Gaeta. Macchine incolonnate lungo il Vacchelli. Sospira, e si rassegna. Ancora in coda.

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