15-04-2017 ore 18:44 | Cronaca - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. Gli auguri pasquali del vescovo: “aprite preghiera e solidarietà alle vittime”

“È bello e festoso l’augurio pasquale della liturgia orientale: “Entrate tutti nella gioia del Signore nostro; primi e secondi, ricevete la ricompensa; ricchi e poveri, danzate insieme; temperanti e spensierati, onorate questo giorno: abbiate o no digiunato, rallegratevi oggi! Nessuno pianga la sua miseria: il regno è aperto a tutti. Nessuno si rattristi per i suoi peccati: il perdono si è levato dal sepolcro. Nessuno tema la morte: ci ha liberati la morte del Salvatore”. È un invito colmo di grazia e di luce, e mi piace utilizzare queste parole per abbracciare tutti nell’augurio di una Santa Pasqua”.

 

Il pensiero alle tragedie

Queste le parole del vescovo di Crema, monsignor Daniele Gianotti, nell’augurio pasquale ai fedeli cremaschi (integrale in allegato). Pur rimarcando il messaggio di speranza e di allegria della celebrazione, il vescovo non dimentica la tragica situazione in medio Oriente e nelle parti del mondo in cui imperversano i conflitti e le carestie: “non penso solo ai cristiani, ma anche ai tanti, ai troppi – donne e uomini di ogni stirpe, lingua e credenza – che non possono vedere nella loro vita i segni della creazione nuova, inaugurata da Cristo morto e risorto, ma conoscono solo le ombre della morte”.

 

Non dimenticare i perseguitati

“Quest’anno, come succede di tanto in tanto, per grazia di Dio tutti i cristiani, d’Oriente e d’Occidente, celebreranno la Pasqua nella stessa data: ragione di più per viverla allargando l’orizzonte del nostro sguardo alle dimensioni universali della salvezza che Dio ci dona. Così, mentre ci scambiamo l’augurio pasquale, apriamo il pensiero e la preghiera, la solidarietà anche ai perseguitati, alle vittime, agli esclusi: Gesù è stato uno di loro, e non possiamo celebrare la sua Pasqua ignorando coloro con i quali egli si è identificato. Potremo così aiutarci gli uni gli altri ad accogliere e far germogliare la buona notizia che i cristiani osano ancora annunciare – conclude il vescovo – Cristo, mia speranza, è risorto!”.

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