14-09-2016 ore 10:01 | Cronaca - Città
di Angelo Tagliani

Aree protette, progetto di legge. Sisti: “Rimandare scelte a dopo il referendum”

Prosegue il dibattito riguardante la revisione delle aree protette. L’assessore regionale Claudia Maria Terzi ha promosso un incontro in regione dedicato alla Riorganizzazione del sistema lombardo di gestione e tutela delle aree regionali protette e delle altre forme di tutela presenti sul territori. La Provincia di Cremona, dopo aver incontrato operatori di settore e referenti locali dei parchi, ha espresso alcune perplessità.

 

Evoluzione legislativa

Secondo il consigliere provinciale Alberto Sisti, “il progetto di legge sulle aree protette viene emanato da Regione Lombardia in un periodo di difficile interpretazione legislativa. Gli enti Parco, enti di secondo livello, non possono prescindere, nella loro vita politico-amministrativa, dalla storia e dall’evoluzione legislativa degli enti territoriali che li compongono. Ci si riferisce alle Province che sono l’ente politicamente più rappresentativo all’interno delle assemblee, ora Comunità dei parchi, data l’assenza, per legge, di Regione Lombardia”.

 

Le future competenze

“Le Province - aggiunge Sisti - sono sempre state politicamente gli enti di riferimento dei Parchi e le stesse hanno assunto, all’interno dell’organo assembleare dei Parchi, funzioni di indirizzo politico amministrativo della Comunità. Non sapere, a tutt’oggi, il ruolo e le funzioni delle Province, impedisce alle stesse di svolgere un ruolo attivo, nelle sedi opportune, anche solo per la messa in atto e per l’esecuzione della nuova legge di cui trattasi”.

 

L’acquisizione dei Plis

In sostanza, “il progetto di legge regionale debba essere sospeso in attesa di conoscere il destino delle Province, anche in un’ottica regionale e non solo a seguito del referendum costituzionale”. Tra le perplessità espresse, l’evoluzione normativa del comparto in merito all’acquisizione dei Plis da parte dei Parchi; il timore è che i terreni dei Plis, acquisiti dai Parchi, debbano poi sottostare alle regole, alle normative dei parchi: diversi Plis sono lontani geograficamente dai Parchi e ciò renderebbe ulteriormente complicata la realizzazione del dettato normativo.

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