14-06-2016 ore 10:19 | Cronaca - Istanbul
di Rebecca Ronchi

Istanbul. Progetto Erasmus, studenti dell’istituto Sraffa in Turchia

Una delegazione di studenti (Thomas Ferrari, Cosmin Trepadus, Patrizia Mandelli, Andrea Mura e Samuele Tesauro) e docenti (Mariella Brunazzi, Angela Mari Cerri, Elena Fusar Poli e Marina Sacchelli) dell’istituto Sraffa di Crema ha partecipato alla terza mobilità transnazionale nell’ambito del progetto Erasmus+ S.M.I.L.E. L’incontro si è tenuto in Turchia nell’incantevole cornice di Istanbul, città sospesa tra oriente ed occidente ricca di storia e di arte.

 

Calda accoglienza

La scuola ospitante, Atisalani Anadolu Lisesi si è attivata per offrire ai partner (dall’Italia lo Sraffa ed il convitto Cirillo, dalla Romania il Liceul tehnologic petrol, dalla Lettonia Bauskas Valsts Gimnazija e dalla Polonia il Liceum Ogolnoksztakcace) una calda accoglienza, con danze e canti tradizionali e moderni, e per consentire lo svolgimento delle attività previste. In base a quanto calendarizzato i prodotti finali sono stati focalizzati sugli sport di squadra, il rispetto delle regole ed il fair play e realizzati con ampio uso di strumenti multimediali. Importante ai fini della disseminazione è stata la presenza di un operatore di una rete televisiva locale che ha ripreso i ragazzi durante una mattinata di lavoro e ha raccolto i loro commenti sul progetto. Numerose inoltre le attività sportive ed i tornei di giochi di squadra che hanno visto gli studenti suddivisi in squadre miste, con componenti di ogni nazione, mettere in pratica quanto appreso nei mesi di preparazione al meeting.

 

La gioia e l’affetto

Coinvolgenti infine il tour in battello sul Bosforo con splendida vista dal mare della città, la visita alla mini Turchia, che ha consentito di gettare uno sguardo alle principali attrazioni della nazione, e la passeggiata sulla collina di Camlica con veduta panoramica di Istanbul. Ma ciò che maggiormente ha colpito gli studenti partecipanti sono stati la gioia e l’affetto con cui sono stati ricevuti ed ospitati dai compagni turchi e dalle loro famiglie, con la percezione che il loro arrivo fosse atteso e desiderato come un momento di festa.

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