14-03-2018 ore 16:12 | Cronaca - Roma
di Lidia Gallanti

Abusi su minori. Mauro Inzoli, la Cassazione ha confermato la sentenza d'appello

Quattro anni, sette mesi e dieci giorni di reclusione per Mauro Inzoli per abusi sessuali su minori. La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza emessa lo scorso 21 settembre dalla Corte d’appello di Brescia. Si chiude così, col terzo grado di giudizio, la vicenda processuale dell’ex sacerdote della diocesi di Crema.

Otto casi di violenza su minori
Molti casi sono caduti in prescrizione, mentre sono stati accertati otto casi di violenza sessuale avvenuti tra il 2004 e il 2008. Due su ragazzini con meno di 14 anni. Le altre vittime avevano meno di 16 anni. I fatti erano accaduti nell’ufficio in cui il sacerdote svolgeva gli esercizi spirituali e nei luoghi di villeggiatura in cui organizzava fine settimana e soggiorni estivi.

Prescrizione e sconto di pena
Nel maggio 2017 la riduzione allo stato laicale disposta da papa Francesco e ufficializzata dal vescovo di Crema Daniele Gianotti. La vicenda processuale è nata durante il mandato del vescovo Oscar Cantoni, poi trasferito a Como. A settembre l’esito dell’appello in sede penale con lo sconto di pena, poiché tra gli abusi denunciati due casi sarebbero caduti in prescrizione. Oltre a ciò la difesa dell’ex sacerdote ha sottolineato il principio ne bis in idem, in base al quale la persona non possa essere condannata due volte per lo stesso reato. Il riferimento è al primo procedimento svolto dal tribunale ecclesiastico. La Cassazione ha confermato la sentenza d'Appello rigettando l'istanza della difesa.

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