13-09-2017 ore 14:00 | Cronaca - Crema
di Tiziano Guerini

Crema. Avviamento lavorativo dei migranti, il progetto ministeriale prende avvio in città

Ad oggi sono circa 120 i migranti richiedenti asilo accolti nel Comune di Crema. Giovani che dall’inserimento lavorativo trarrebbero nuove risorse per un corretto inserimento nella società. Questa la direzione intrapresa dal progetto sperimentale cui hanno preso parte Caritas, Acli e Ucid di Crema. Prevede l’inserimento di tirocinanti in aziende convenzionate per un periodo di 6 mesi, per un massimo di 6 ore al giorno e un totale di 30 ore alla settimana. Durante il periodo di sperimentazione – dal 15 novembre 2017 al 30 aprile 2018 – i tirocinanti saranno retribuiti 500 euro al mese, mentre l’azienda ospitante riceverà una pari quota mensile. L’assolvimento degli obblighi burocratici è garantito dal Patronato Acli e dalla Caritas, supportata a livello nazionale.

 

Dal lavoro all’inserimento

Nel Cremasco sono state individuate due figure idonee alla candidatura. Si tratta di due ragazzi: uno seguito dal Consorzio Arcobaleno, diciassettenne in Italia da circa un anno che a fine mese compirà la maggiore età; l’altro affidato all’associazione Papa Giovanni XXIII, nel Paese da più anni. Entrambi i giovani possiedono uno profilo lavorativo low skilled, ossia a bassa competenza, e hanno intrapreso i percorsi minimi necessari all’apprendimento della lingua italiana. Il punto di forza del progetto sta nella capacità di trasformare le persone in difficoltà in potenziali risorse per il tessuto produttivo, offrendo ai giovani l’opportunità di impiegare il loro tempo in modo proficuo e di inserirsi nella vita di comunità. Giova sempre ricordare che a una maggiore adesione delle aziende corrisponde un’efficacia progettuale superiore.

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