13-08-2016 ore 14:10 | Cronaca - Madignano
di Stefano Zaninelli

Madignano. Migranti in una palazzina in paese, scoppia la protesta. In mattinata corteo e comizio in piazza Portici

Il corteo sciama da piazza Portici a via Colombo per poi tornare al punto di partenza. Gli accordi con le forze dell’ordine non permettono ai manifestanti di sostare sotto la casa dove attualmente sono ospitati i migranti. “Go home”, “andate a casa” gridano gli apripista alle tapparelle abbassate dell’edificio. Qualcuno mormora, altri sfilando scambiano commenti e risatine; i più seguono la processione con disinteresse. Questo il quadro della manifestazione di stamattina a Madignano.

 

La questione migranti

Con le recenti proteste a Madignano la questione migranti torna in primo piano. Settimana scorsa l’associazione Marvelli di Ripalta Arpina ha dato casa ad un gruppo di profughi, secondo gli accordi stretti con la Prefettura di Cremona. Il numero di persone accolte è poco più di un’ipotesi: per il Comitato spontaneo madignanese – che stamani ha organizzato la manifestazione – gli ospiti sono una trentina, ma i più realisti ridimensionano la stima attestandola ad una quindicina. Comunque troppi, per i manifestanti.

 

I partecipanti

Alla manifestazione hanno preso parte poco più di una trentina di persone; tra questi anche una piccola rappresentanza degli aderenti a CasaPound. Non ci sono stati disordini, né le forze dell’ordine – carabinieri e polizia, coordinati dal vicequestore Daniel Segre – sono dovute intervenire. Questo il dato di cronaca, che ha lasciato parzialmente insoddisfatto il Comitato, speranzoso di intercettare una maggiore attenzione a livello cittadino.

 

La “polveriera”

Per ora la protesta è “soft”, hanno spiegato i referenti del Comitato a corteo concluso. “Nell’incontro di ieri – ha dettagliato Federico Biondini – il sindaco ci ha spiegato che non ha potuto opporsi alla decisione del prefetto. Qui in paese si sta creando una polveriera; lotteremo per disinnescare una bomba che magari non scoppierà nei prossimi giorni né nelle prossime settimane, ma che prima o poi deflagrerà. Quaranta persone là non ci possono stare”.

 

Tornaconto economico

La richiesta del Comitato è chiara: “vogliamo che venga diminuito il numero di persone alloggiate nella palazzina di via Colombo e che quelli che rimarranno non siano del genere attuale”; il riferimento è allo status di migranti economici. A scanso di equivoci la portavoce Elena Festari ha chiarito che non si tratta di una questione discriminatoria: “non siamo contro i ragazzi ma contro l’associazione Marvelli, che tra le altre cose ancora non gli ha fornito acqua calda; fa accoglienza solo per tornaconto economico”.

 

Collegamenti Tv

Mentre gli animi ribollono la burocrazia si è messa in moto. Piero Guardavilla, leader del Comitato spontaneo madignanese, sostiene che l'unico obiettivo è “verificare la legalità dell’associazione Marvelli. L’Asl è già venuta alla palazzina per l’ispezione e settimana prossima dovrebbe fornire il responso”. La battaglia non è conclusa: nei prossimi giorni è probabile verrà organizzata una raccolta firme per fare esprimere i madignanesi in merito alla questione. Nel frattempo la protesta dilaga e contagia i paesi limitrofi: è attesa per mercoledì prossimo a Ripalta Arpina la presenza del programma mediaset Dalla vostra parte, per un secondo collegamento – il primo settimana scorsa da Madignano – sull’accoglienza dei migranti in terra cremasca.

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