Il Tribunale amministrativo regionale lombardo ha respinto il ricorso presentato lo scorso marzo da 38 Comuni contro il contributo di bonifica introdotto dal Consorzio Dunas. L’atto del Tar è stato pubblicato oggi, giovedì 13 aprile; nel documento, il tribunale condanna le amministrazioni comunali “al pagamento delle spese della presente fase cautelare, che liquida in duemila euro a favore della Regione Lombardia e in duemila euro a favore del Consorzio resistente”.
Le motivazioni
Nell’ordinanza (in allegato) il Tar rileva “l’inammissibilità del ricorso in quanto proposto in forma collettiva nonché per carenza di interesse, non avendo dato i singoli ricorrenti dimostrazione di come la deliberazione incida in senso negativo sulla posizione di ciascuno di essi, in quanto contribuenti del Consorzio”. Non solo: sia la delibera regionale sia la Regione – costituita in giudizio – escludono che “la contribuenza relativa all’area stralciata gravi sui contribuenti del restante territorio, non potendo essere posta a carico, neppure in via provvisoria, degli immobili inclusi nell’area interessata dal piano approvato e non oggetto di stralcio”.
La spirale delle spese
A Crema iniziative contro la “tassa del Dunas” – com’è stata ribattezzata – sono state intraprese sia dal Movimento 5 Stelle (attraverso una raccolta firme) sia dal candidato sindaco Enrico Zucchi. Commenta sulla sua pagina Facebook il consigliere regionale Agostino Alloni (Pd): “avevo detto a Zucchi di chiedere alla giunta Maroni di ritirare il provvedimento, invece di chiedere al sindaco di fare ricorso al Tar. Eccoci serviti: spendiamo soldi pubblici (dei Comuni) per fare ricorsi, e altri soldi pubblici (Regione e Consorzio) per difenderci. Un bel sistema di governo della cosa pubblica”.