13-02-2016 ore 11:40 | Cronaca - Cremona
di Ilario Grazioso

Presidio davanti alla Prefettura di Cremona. Sindacati della scuola uniti contro il precariato

Per il mondo della scuola e per chi vive quotidianamente e da anni la 'missione' dell’essere educatori con costante precarietà, al di là dei governi del momento ieri è stato un venerdì di protesta. Riforme e controriforme nel corso di questi anni hanno solo aumentato la confusione negli ordinamenti didattici e nei percorsi d’istruzione per gli studenti. A ciò va aggiunto che dopo anni di studio e di servizio, moltissime persone si trovano a collezionare contratti temporanei in serie con l'incertezza della sede lavorativa per l'anno successivo e l'impossibilità assoluta di programmare attività didattiche di medio periodo.

 

Gli slogan

Anche per questo, nel silenzio assordante della politica nazionale e locale, ferma anch’essa agli slogan romani, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil scuola, Snals e Fgu ritrovata l’unità d’intenti, sono tornate a manifestare insieme a Cremona, davanti all'Ufficio Territoriale del Governo, in contemporanea alle altre città capoluogo di provincia del resto del Paese.

 

Diritto alla stabilizzazione

La decisione congiunta è stata presa dalle organizzazioni sindacali più rappresentative della categoria per ribadire il diritto alla stabilizzazione per tutti e nel rispetto di quanto indicato dalla sentenza europea, per un concorso che possa garantire trasparenza ed equità, evitando la riproposizione di contenziosi amministrativi che nel recente passato hanno bloccato letteralmente il sistema e alimentato la “guerra tra i poveri” con migliaia di insegnanti sfiancati dai cambiamenti di normative, graduatorie, requisiti, bandi, selezioni, rettifiche e quant’altro la creatività di politici e dirigenti ministeriali è riuscita a produrre pur di mandare nel caos il sistema scolastico pubblico.

 

Tanti supplenti

“L’iniziativa sindacale - sottolinea il segretario generale provinciale della Flc Cgil Cremona, Laura Valenti – nasce nella “totale assenza di un tavolo di confronto tra il ministero e le organizzazioni sindacali sul tema del bando di concorso”, annunciato da mesi, e ora, pare prossimo alla pubblicazione, che tuttavia non può essere affrontato ignorando la realtà di un precariato, al quale la legge approvata in gran fretta la scorsa estate (la cosiddetta Buona Scuola) non ha ancora dato risposte concrete. Anzi, per la verità qualcuna l'ha data: il moltiplicarsi, anche nelle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Cremona, di supplenti e “supplenti di supplenti”, con grave pregiudizio per gli obiettivi didattici da perseguire.

 

Ignorato dalla buona scuola il precariato esistente”

“Non si può ignorare quella grande fatte di precariato in servizio da anni e non considerato dalla legge 107. Docenti ai quali la legge 107 non ha dato risposta. Il presidio di oggi, vuole portare all'attenzione della cittadinanza le responsabilità di un governo sordo – commenta Laura Valenti – che non trova risposte per tutte queste persone, dai precari abilitati con i Tfa, a quelli abilitati con i Pas, ai laureati in Scienze della formazione primaria, fino ai diplomati magistrali e alla scuola dell’infanzia e, - conclude la segretaria Flc Cremona – quando individua le risposte, non riesce ad essere né chiaro, né soddisfacente”.

 

Situazioni di criticità anche in futuro

Fermo restando che per Flc, il concorso resta in linea di principio la modalità principale per l'accesso agli impieghi nella pubblica amministrazione, questo concorso la cui pubblicazione è annunciata da mesi, “non da risposte a molte persone e in questo particolare momento, risulta per noi inopportuno – aggiunge Laura Valenti – nei modi e nei tempi, un concorso così come prospettato, confermerà anche in futuro le situazioni di criticità non risolte e i diritti negati a tanti. Senza dimenticare – conclude – la situazione altrettanto complicata vissuta dal personale Ata, che con dedizione e professionalità contribuisce al buon funzionamento delle nostre scuole”.

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