13-01-2018 ore 11:28 | Cronaca - Crema
di Lidia Gallanti

Arresti in provincia e lotta alla criminalità, Libera s'interroga sulla salute del Cremasco

In seguito agli ultimi arresti effettuati nella provincia di Cremona, il presidio cremasco di Libera riflette “sullo stato di salute del Cremasco” (testo integrale in allegato). Il riferimento è alla recente interrogazione presentata dal deputato cremasco Franco Bordo sul “caso dei fratelli Cristodaro”. Secondo Libera, la “richiesta di intraprendere azioni necessarie per bloccare manifestazioni pubbliche della Fazenda Rocco di Rocco Cristodaro non abbia colore politico ma sia la risposta all’esigenza di legalità del territorio”.

 

Contesto e motivazioni

“Come si legge sul Corriere della Sera in data 12 gennaio 2016 - spiegano i membri di Libera Cremasco - i Cristodaro, secondo il Tribunale di Milano hanno dato vita a un reticolo di società fittizie connotate da amministratori di comodo e conti bancari manovrati tramite persone di fiducia, producendo tutta la falsa documentazione lavorativa e fiscale allo scopo di creare l’apparenza di rapporti lavorativi inesistenti". 

 

Emarginare l'illegalità

Secondo il presidio antimafia territoriale “la gravità del fenomeno è tale che non può essere derubricata a una bagarre politica”, dal momento che “nel 2016, proprio per questo caso, il cremasco fu citato nella relazione semestrale della direzione investigativa antimafia presentata al Parlamento”. Secondo Libera, “è necessario riconoscere che le diramazioni della criminalità organizzata non colpiscono solo i centri nevralgici dell'economia ed è dovere della società civile tutta, oltre che della magistratura e delle forze dell'ordine, tentare di emarginare l'illegalità attraverso gli strumenti che ogni cittadino ha a propria disposizione”.

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