12-09-2017 ore 20:19 | Cronaca - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. Guardami: l’arteterapia e il valore sociale della cultura. Il plauso della Regione

Tre incontri, tre momenti dedicati all’arteterapia che portano negli spazi della fondazione San Domenico un nuovo modo di guardare alla comunità. Inaugurato sabato 9 settembre, il progetto Guardami si configura come “un percorso che racconta il modo dei ragazzi affetti da autismo di entrare in contatto con il mondo tramite l’arte”, ha spiegato il presidente della fondazione, Giuseppe Strada. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio della Regione, rappresentata stamani in conferenza stampa dall’assessore alla Cultura, Cristina Cappellini.

 

La cultura sociale

Come ha spiegato quest’ultima, “ci fa piacere essere riusciti a condividere un progetto che ha radici e obiettivi comuni. Negli ultimi due anni abbiamo riordinato le norme in materia culturale in un Testo unico. Introduce alcune novità specialmente sul piano della valorizzazione della tradizione, delle radici, dell’innovazione e della sperimentazione di nuove forme di cultura. Molta l’attenzione anche all’arte contemporanea e all’arteterapia, testimoniata dai riferimenti alla cultura come terapia e strumento di valorizzazione delle persone affette da alcune patologie, come l’autismo. Con questo percorso miriamo a dare un’importanza sociale alla cultura, anche se siamo consapevoli che, specialmente nell’arteterapia, ci sia ancora molto da fare”.

 

Un regalo a tutti

In mattinata, l’assessore regionale ha avuto modo di visitare la prima delle tre iniziative del progetto Guardami: l’esposizione di Alberto Zecchini, in arte Nara Anaya. “la domanda – ha affermato Zecchini – è una: per chi è la terapia? Le persone con la sindrome di Asperger fanno fatica perché il contesto sociale è stato creato sulla maggioranza. Con l’arte riescono a esprimere se stessi perché fanno esattamente ciò che vogliono. Siamo noi a dover imparare da loro come essere noi stessi, liberandoci dalla preoccupazione di ciò che gli altri potrebbero pensare”. Dello stesso avviso anche l’assessore alla Cultura del Comune di Crema, Emanuela Nichetti: “questo progetto è un regalo importante per la città. È un lavoro che fa bene non solo ai portatori di disabilità ma anche ai normodotati. Inoltre è stato installato in un luogo caro a tutti, che come amministrazione vorremmo recuperare”.

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