11-12-2017 ore 12:15 | Cronaca - Crema
di Tiziano Guerini

Crema. Il Kennedy aiuta il pronto soccorso e si accredita per la gestione delle cronicità

Recentemente il presidente della Fondazione benefattori cremaschi Paolo Bertoluzzi ha relazionato in consiglio comunale sui conti del 2016 delle strutture di via Kennedy e di via Zurla. A fronte di un bilancio complessivo di 17.600.000 euro il conto finale è stato di 230.000 euro di passivo. Come evitare che lo sbilancio si ripeta o addirittura si incrementi? Risparmi di spesa sono improponibili. Riguarderebbero il personale e finirebbero col peggiorare il servizio alle persone ricoverate. E l’aumento ulteriore delle rette arrecherebbe un grave disagio gli anziani e i loro famigliari.

 

Posti letto inutilizzati

Va evidenziato invece che in via Kennedy alcuni posti letto non vengono utilizzati perché non coperti dal budget della sanità regionale, che ormai da anni pare non ascoltare le necessità cremasche. L’attivazione di una decina di nuovi posti letto, pronti da subito, offrirebbe un incremento dei servizi e quindi delle entrate, con grande giovamento per il bilancio.


Le strategie possibili

Il Consiglio di amministrazione della Fondazione ha elaborato una serie di strategie per l'attivazione di nuovi posti letto da mettere a disposizione dell'Ospedale di Crema e più in particolare per ovviare alle esigenze di spazio del pronto soccorso. Come ricorda Bertoluzzi, “senza chiedere alcun contributo economico abbiamo messo a disposizione dell’Asst di Crema 6 posti letto per il mese di dicembre. Abbiamo chiesto di ospitare per tutto il periodo invernale un numero di pazienti, al momento ancora da definire, sempre per alleggerire le urgenze del pronto soccorso, seguendo quanto previsto da una recente delibera regionale”.


Alzheimer e Parkinson

Da non dimenticare “l’accreditamento quale ente gestore per la presa in carico della cronicità per le patologie di demenza, Alzheimer e Parkinson, a partire dal 2018. Utilizzare tutti i posti letto disponibili e finora non finanziati dalla Regione – conclude Bertoluzzi - significherebbe poter guardare con maggior fiducia alla possibilità di un miglioramento dell'andamento del nostro bilancio. Il tutto senza pesare ulteriormente sulle famiglie degli assistiti”.

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