11-05-2017 ore 13:35 | Cronaca - Casale Cremasco
di Riccardo Cremonesi

Casale Cremasco, sequestrati 3 chili di cocaina. In manette due corrieri della droga

I carabinieri del nucleo operativo di Crema, insieme ai colleghi di Casale Cremasco, hanno arrestato due persone con l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti. I due sono stati trovati in possesso di 3 chilogrammi di cocaina. Sul mercato avrebbero fruttato circa 300 mila euro. I dettagli dell'operazione sono stati illustrati stamattina in conferenza stampa dal comandante provinciale, il colonnello Cesare Lenti e dal comandante della ompagnia di Crema, il maggiore Giancarlo Carraro.

 

Il controllo dell'abitazione

Due giorni fa i militari hanno perquisito un'abitazione di Casale Cremasco frequentata da nordafricani insieme al reparto cinofili della polizia locale di Pognano. Un marocchino di 23 anni senza fissa dimora e con precedenti per droga è stato sorpreso nel garage dell'abitazione mentre armeggiava intorno alla sua Ford Fiesta e ad una Mercedes con targa belga risultata intestata ad un connazionale di 47 anni con cittadinanza olandese. “Grazie al fiuto del cane antidroga – ha spiegato il colonnello Lenti - è stato trovato un panetto con un chilogramma di cocaina. Era nascosto in un intercapedine ricavato in un copriruota anteriore della Fiesta. A quel punto abbiamo ispezionato la Mercedes e abbiamo recuperato altri due chili di cocaina. Sempre nascosti nei copriruota anteriori".

 

L'arresto
Durante l'operazione, da un bar di Casale Cremasco un uomo ha telefonato al 112 e denunciato il furto della sua Mercedes. Come spiegano i carabinieri, "in caserma è stato accertato che si trattava del tentativo di nascondere le proprie responsabilità". Entrambi sono stati arrestati e trasferiti in carcere a Cremona. “Le persone arrestate – conclude Lenti – sono da ritenersi dei corrieri della droga. La cocaina sequestrata, che presumiamo arrivi dal Belgio, è sicuramente destinata al mercato dell'Italia meridionale. Gli accertamenti che faremo nei prossimi giorni sui telefonini sequestrati e sul navigatore che abbiamo trovato a bordo della berlina, ci daranno elementi utili, in particolare per risalire alla sorgente della droga proveniente dal nord Europa”.

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