11-03-2017 ore 15:25 | Cronaca - Dall'italia
di Gianni Carrolli

Lombardia. Aumenta il consumo di droga, Cnca: “poche le risorse per il contrasto”

“Cresce sempre di più il numero di persone che usano sostanze, l’età media si abbassa e la Lombardia è la Regione con i più alti consumi a livello nazionale. Eppure tutti i 21 servizi di riduzione del danno, che incontrano ogni anno più di 45 mila giovani, si trovano ancora in una situazione di precarietà”. È quanto comunica il Coordinamento lombardo comunità di accoglienza, che contestualmente chiede a Regione Lombardia di “battere un colpo e applicare i Livelli essenziali di assistenza (Lea)”.

 

Le attività degli operatori

Le attività di riduzione del danno e dei rischi cui fa affidamento il Cnca lombardo sono composte da 50 operatori ed operatrici appartenenti a 10 associazioni, cooperative e Fondazioni affiliate al Cnca. L’ambito d’azione principale è riferito alle dipendenze e consumi, ed è declinato, “oltre che alla tutela della salute individuale e collettiva, all’aggancio precoce delle persone con problemi di dipendenza, abuso e consumo e alla facilitazione e all’accompagnamento ai servizi in casi di particolare fragilità ed esclusione sociale”.

 

Gli interventi sul territorio

In particolare, sul territorio sono attive: 6 unità di strada tossicodipendenti, equipe di operatori che contattano persone tossicodipendenti nelle piazze e luoghi di spaccio e consumo; 6 drop in, centri diurni a bassa soglia rivolti a persone tossicodipendenti, che vivono anche in condizioni di marginalità; 9 unità mobili giovani, equipe di operatori che intervengono nei luoghi legali ed illegali del divertimento giovanile serale e notturno in cui sono evidenti i consumi e la presenza di comportamenti a rischio.

 

Il problema dei finanziamenti

“Gli interventi hanno beneficiato di finanziamenti troppo discontinui a fronte di un problema di consumo sempre più diffuso”, spiegano i referenti, “occorre ora mettere a sistema, e rendere ordinari, anche gli interventi di riduzione del danno e dei rischi a favore di chi consuma sostanze occasionalmente o abitualmente”. Negli ultimi due anni la Regione ha promosso bandi finanziati dall’Ue “che hanno permesso l’implementazione di tutte queste attività con interessanti azioni di inclusione sociale per le quali si prevede la messa a sistema per il 2018. Occorre quindi ora lavorare su entrambi i versanti: quello sociale con l’assessorato al Reddito di autonomia e inclusione sociale e quello socio sanitario con l’assessorato al Welfare”.

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